Il programma completo della manifestazione nei due weekend dell’11-13 e 18-20 ottobre La presentazione ha visto la partecipazione della consigliera Lucia Maddoli che ha portato i saluti e il sostegno del Comune di Perugia e della vicepresidente dell’associazione Carolina Ansidei di Catrano che ha spiegato dettagliatamente tutti gli appuntamenti Nei due weekend dell’11-13 e 18-20 ottobre Perugia si appresta perciò a ospitare “Luoghi Invisibili La Perugia che si scopre” un evento ormai tradizionale per chi ama esplorare i lati meno conosciuti del capoluogo umbro attraverso aperture straordinarie e visite guidate Monsignor Giulietti ha sottolineato come l’iniziativa sia un’occasione per esplorare Perugia e per riflettere sul suo patrimonio culturale e spirituale Giulietti ha aggiunto: “Si tratta di un uomo che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della città durante la Controriforma lasciando un segno indelebile con la fondazione di importanti congregazioni religiose come quella dei Filippini” Tra i luoghi protagonisti di questa edizione spicca il complesso monumentale di San Pietro dove i visitatori saranno accolti direttamente dai “padroni di casa” pronti a raccontare aneddoti e curiosità su uno dei luoghi più iconici di Perugia Saranno inoltre aperti al pubblico Palazzo dei Priori la chiesa di Sant’Ercolano e il Cimitero Monumentale dove riposano figure illustri della storia perugina 11.00-Visita col padrone di casa: Il palazzo del Vescovado 15.30-Visita col padrone di casa: il complesso monumentale di San Pietro Visita guidata Incontro presso l'ingresso al complesso benedettino di San Pietro Un luogo della città legato al Vescovo Comitolii Visita guidata Incontro presso l'ingresso della chiesa in via della Stella Incontro presso l'ingresso del cimitero monumentale 11.00- Visita col Padrone di Casa: II Palazzo dei Priori Un luogo della città legato al Vescovo Comitoli ma richiedono la prenotazione al numero 320-9427106 (attivo dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30) per assicurarsi un posto e garantire un’esperienza sicura e organizzata in base alla capienza dei vari siti.  Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino ROMA – L’organizzazione dell’accoglienza dei giovani pellegrini italiani e stranieri nelle Diocesi dell’Umbria per poi recarsi in pellegrinaggio a Roma per il Giubileo dei Giovani del prossimo agosto è entrata nel vivo e per molti aspetti ricalca quella delle Giornate Mondiali della Gioventù (GMG) coordinatore della segreteria per l’accoglienza dei giovani in Umbria in occasione del “Giubileo dei Giovani 2025” «La velocità con la quale i gruppi si stanno prenotando – precisa il responsabile dell’accoglienza – rende probabile il raggiungimento del tetto massimo di 8.000 partecipanti (1.000 per Diocesi) entro la data di chiusura delle iscrizioni ma comporta che le parrocchie individuino in tempi rapidi le famiglie disponibili ad ospitarli…» «Il cammino di preparazione al Giubileo – commenta don Luca Castrica – è stato positivamente influenzato dalla recente diffusione della Bolla di indizione di Papa Francesco intitolata Spes non confundit il Santo Padre auspica che le iniziative in programma possano “essere per tutti occasione di rianimare la speranza” in un contesto nel quale molti guardano al futuro con scetticismo e pessimismo “come se nulla potesse offrire loro felicità” sui quali si fonda l’avvenire dell’umanità in virtù dell’entusiasmo che li contraddistingue… L’invito del Papa per il Giubileo sia “occasione di slancio nei loro confronti” e invita tutte le persone di buona volontà a prendersi cura “con una rinnovata passione […] dei ragazzi nella certezza che essi costituiscano la gioia e la speranza del mondo» Viene diffuso anche un programma di massima dell’accoglienza in Umbria degli 8.000 giovani pellegrini (Programma Ospitalità giovani – Conferenza Episcopale Umbria) che arriveranno nel pomeriggio del 24 luglio agli ospiti nelle Diocesi di Terni-Narni-Amelia sarà proposto un itinerario di conoscenza della Chiesa particolare che li accoglie I giovani assegnati alle altre Diocesi si recheranno dove avranno la possibilità di visitare i luoghi francescani Sabato 26 luglio il programma sarà identico a quello del giorno precedente con la differenza che l’itinerario diocesano sarà proposto dalle Diocesi di Perugia-Città della Pieve mentre le comitive associate alle altre Chiese faranno visita alla città del Poverello è prevista la Santa Messa e il pranzo nelle parrocchie ospitanti Nel secondo pomeriggio tutti i giovani presenti in Umbria si ritroveranno nuovamente ad Assisi presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli Il 28 luglio in orari variabili in base alla Diocesi è prevista la partenza dei pellegrini per Roma Agenda del vescovo Videocatechesi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Approfondimenti sulla vita pastorale e non solo i saluti del vescovo monsignor Domenico Sorrentino AccediGiovani morti per niente Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif I malviventi sono entrati nell'appartamento del presule in vescovado a Gubbio e hanno portato via le offerte per i poveri Ladri in azione durante la processione del mercoledì delle Ceneri Svaligiata la casa del vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini I malviventi hanno colpito nell’appartamento in vescovado approfittando dello svolgimento della processione che da Santa Croce della Foce arriva alla chiesa di San Domenico Passando da una finestre nel retro del vescovado hanno rubato tutte le offerte destinate ai poveri Non è stato preso nient’altro Quindi i ladri sapevano già cosa portare via lasciando tutto quello che era ingombrante o difficilmente smerciabile come merce ricettata Il primo sopralluogo è stato compiuto dai carabinieri della Compagnia di Gubbio Nella comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve la 46a Giornata nazionale per la Vita 2024 vedrà due iniziative: con l’adorazione eucaristica animata presso la chiesa dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia; “Celebrare la Vita” e “Prendersi cura della Vita” Severo e Agata al Girasole a San Mariano di Corciano con la celebrazione eucaristica e a seguire la testimonianza dei coniugi Chiara e Giovanni Segantin della Casa Caritas “Il Casolare” a Sanfatucchio di Castiglione del Lago La Giornata per la Vita nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve è promossa dall’Ufficio per la pastorale familiare dalla Federazione Umbria del Movimento per la Vita dalla Caritas diocesana e dalla Sezione di Perugia “Vittorio Trancanelli” dell’AMCI (Ass ASSISI – Lunedì 4 novembre 2024 si è tenuta ad Assisi presso il Pontificio Seminario regionale “Pio XI” la riunione della Conferenza episcopale umbra (Ceu) Nuovo direttore dell’Istituto teologico di Assisi (ITA) La Conferenza episcopale umbra comunica che don Lorenzo Spezia è il nuovo direttore dell’Istituto teologico di Assisi Subentra a padre Giulio Michelini «A don Lorenzo – afferma il presidente Ceu monsignor Boccardo – auguriamo un sapiente e fecondo servizio accademico presso il nostro Istituto teologico chiamato ad assicurare ai candidati al ministero ordinato e ai fedeli laici i contenuti e le metodologie della formazione teologica e pastorale Colgo anche l’occasione per ringraziare a nome di tutti i vescovi padre Giulio Michelini per la sapienza e la passione con le quali ha guidato l’ITA dal 2017 ad oggi» Don Lorenzo Spezia è nato a Bologna il 1° aprile 1976 docente di Filosofia teoretica all’Istituto teologico di Assisi e parroco di Piediluco e Marmore nella diocesi di Terni-Narni-Amelia È membro del Comitato scientifico della rivista “Atti dell’Accademia properziana del Subasio” socio fondatore e collaboratore della SITA (Società internazionale San Tommaso d'Aquino) - sez Doctor Humanitatis (Verona); membro attivo del Centre d’études sur la pensée antique “Kairos kai Logos” (Aix-en-Provence) È autore di varie pubblicazioni scientifiche relatore a numerosi convegni e seminari nazionali e internazionali Inaugurazione Anno accademico 2024-2025 dell’Istituto Teologico (ITA) e Superiore di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi Giovedì 14 novembre alle ore 9 presso la Cappella del Seminario regionale di Assisi monsignor Renato Boccardo presidente della Ceu e moderatore dei due Istituti presiederà la celebrazione eucaristica durante la quale consegnerà ufficialmente ai docenti degli Istituti Teologico e Superiore di Scienze Religiose la missio canonica per l’insegnamento presso la Sala degli Archi nella sede degli Istituti ci sarà la prolusione di avvio dell’Anno accademico 2024-2025 affidata a monsignor Salvatore Fisichella pro-prefetto della sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’Evangelizzazione dal titolo “La speranza elemento distintivo della vita cristiana” Servizio regionale tutela minori e persone vulnerabili nuovo vescovo delegato per il servizio regionale tutela minori e persone vulnerabili e la dott.ssa Luciana Stazzi della diocesi di Perugia-Città della Pieve coordinatore regionale del medesimo servizio Al termine c’è stata la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Renato Boccardo arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu nel centesimo anniversario della dedicazione al Sacro Cuore di Gesù della cappella interna del Seminario avvenuta proprio il 4 novembre 1924 da parte di monsignor Giovanni Battista Rosa arcivescovo di Perugia Con monsignor Boccardo hanno concelebrato gli altri vescovi umbri i sacerdoti dell’equipe formativa del Seminario una trentina di presbiteri ex alunni e i seminaristi attuali «Ricordando i cento anni della dedicazione di questa Cappella – ha detto il presidente della Ceu nell’omelia – riflettiamo sulla consapevolezza che un pur splendido edificio non basta per farne la casa di Dio con gli uomini Guai a noi se ci limitassimo ad offrire a Cristo la struttura artistica di questo luogo sacro – ha proseguito monsignor Boccardo - se ad essa non corrispondesse la meraviglia di una comunità che si edifica attorno alla Parola e all’Eucaristia si impegna per un servizio ministeriale accogliente e misericordioso» “Il cristianesimo non è una filosofia che vuole dimorare nel cuore dei suoi figli con il suo insegnamento e il suo amore ma i suoi figli fanno di tutto per dimenticarsi di Lui” Così il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nell’omelia della celebrazione eucaristica he ha preceduto l’inaugurazione del centro di accoglienza Casa della carità fraterna di Perugia Concelebranti sono stati il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi il parroco di Perugia città don Calogero Di Leo e don Andrea Soletschi segretario dell’Arcivescovo Maggiore greco-cattolico di Kiev L’inaugurazione ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose del capoluogo umbro in primis della presidente della Regione Donatella Tesei legato alla città per i suoi trascorsi di studente universitario l’ambasciatore della Repubblica di Turchia presso la Santa Sede Lutfullah Goktas Tra i diversi benefattori presenti Brunello Cucinelli da sempre attento e sensibile alle opere di carità promosse dalla Chiesa diocesana ha richiamato la presenza di molti perugini a testimonianza di una comunità solidale verso chi vive pesanti situazioni di disagio umano e materiale ha richiamato i fedeli al significato profondo dell’Apocalisse in un tempo di grave turbamento come il presente soffermandosi sulla città del cielo e sulla città della terra “Quest’ultima -ha evidenziato- è costata tanta fatica alla fine le due città si incontrano per fondersi in un’unica città dove non ci saranno più né pianti né lacrime Il Signore ci chiede di collaborare a costruire su questa terra la sua città Anche questa dimora per persone in gravi difficoltà abitative diventa il segno della città di Dio che cresce e che un po’ alla volta vuole prendere possesso vuole incontrarsi con la città degli uomini le guerre e regni in tutti i cuori la pace e l’amore di Dio Questo è il cammino tracciato in maniera concreta dalla Parola di Dio e credo che inviti tutti noi ad allargare il cuore e abbracciare questo progetto: la città di Dio si incontra con la città degli uomini che fa la storia e la civiltà” nel complesso del cinquecentesco oratorio di San Giovanni Battista come ha sottolineato il presidente dell’associazione socio-culturale Beata Colomba da Rieti la cui sede è ospitata nel complesso ed opera in stretto rapporto con la Confraternita di San Giovanni Battista proprietaria dell’immobile può ospitare venticinque persone in momentanea situazione di difficoltà sociale in cui trovano già ospitalità venti persone provenienti da zone del territorio perugino e dall’Italia oltre a due mamme con figli fuggite dalla guerra in Ucraina “E’ l’ultima -ha ricordato Amilcare Conti- di diverse opere di carità progettate e realizzate durante i tredici anni dell’episcopato del cardinale Bassetti Sua eminenza ha incoraggiato e sostenuto la loro realizzazione affinché la Chiesa diocesana ampliasse la sua azione di contenimento del crescente fenomeno della povertà” Fenomeno che negli ultimi due anni ha fatto registrare quasi il trenta per cento in più di persone di nazionalità italiana sul totale di quelle che si sono recate al Centro di ascolto della Caritas diocesana E’ un luogo molto accogliente e dignitoso dove le persone trovano un rifugio temporaneo uno spazio abitativo da cui la vita riparte L’intervento è eseguito su una superficie complessiva di circa cinquecento metri quadrati in cui sono realizzate sei camere da letto dotate di bagno dedicato (di cui due per portatori di handicap) e tre appartamenti a servizio della casa è stato progettato uno spazio polifunzionale con sala ricreativa un locale lavanderia e una sala dedicata all’accoglienza che è adiacente all’Oratorio di San Giovanni da dove si accede alle scale e all’ascensore che distribuisce ai vari piani La struttura è senza barriere architettoniche e dotata di moderni servizi Il progetto prevede l’adozione di un sistema di impianti ad elevata efficienza energe­tica per ridurre al minimo i costi di gestione Il restauro è stato possibile grazie al contributo di molti benefattori: Conferenza Episcopale Italiana Enel Distribuzione Umbria e Cittadini di Perugia Your browser does not support the video tag. Conferma la sua caratteristica di settimanale cattolico spiccata aderenza alle esigenze e ai problemi dell’Umbria." © La Voce. All rights reserved | Login Monsignor Sorrentino incontra il Santo Padre che appone la sua firma sulle foto del cantiere Centenari francescani e altre iniziative al centro del colloquio Papa Francesco “benedice” i lavori di recupero dell’antico episcopio di Assisi Nell’incontro privato avuto giovedì 22 agosto 2024 con il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno "è rimasto molto ben impressionato dalle foto del cantiere su ciascuna delle quali ha voluto apporre la sua firma in segno di benedizione e incoraggiamento".  "ha esposto i progetti che si stanno portando avanti,  soffermandosi in particolare sulla valorizzazione del Santuario della Spogliazione dove è sepolto il Beato Carlo Acutis che sta attirando tanti fedeli da ogni parte del mondo e la cui reliquia sta accompagnando tante “missioni” da Assisi in diverse nazioni e continenti   Al Santo Padre il vescovo ha fatto dono di una pre-stampa del libro Originali non fotocopie, alla sua terza edizione aggiornata e aumentata,  che sintetizza  il messaggio del Santuario della Spogliazione mettendo a confronto la figura del Poverello con quella del giovane Carlo".  "È stato davvero un colloquio cordiale amicale - dice Sorrentino - .  Ringrazio in particolare il Santo Padre per aver benedetto i lavori che sono appena ripresi dopo un periodo di sosta e auspico che egli possa accettare l’invito che gli ho fatto a tornare nella nostra Città spero possa mettere in programma anche una speciale visita al nostro Santuario diocesano sia per soffermarsi davanti alla tomba del beato Carlo dell’antico vescovado frequentato da Francesco Ho ritenuto per questo importante informare il Santo Padre sull’avanzamento dei lavori per averne consigli e incoraggiamento.  Assisi – ha concluso il vescovo – si prepara ad anni ed eventi importanti: dalla canonizzazione del Beato Acutis all’ottavo centenario del Cantico delle Creature fino ai quarant’anni dello Spirito di Assisi (27 ottobre 2026)".    Webinar della diocesi per guide turistiche su nuovi percorsi artistico-culturali I restauri dell’Oratorio di San Leonardo e gli scavi del palazzo vescovile: i risultati” è il tema dell’evento formativo organizzato dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino su sollecitazione di un gruppo di guide turistiche del territorio che si terrà venerdì 15 gennaio in forma streaming dalle ore 15 alle 18 Alle ore 15,15 ci sarà l’intervento dei restauratori Christiane Zschiesche Francesca Canella e Paolo Biscarini che illustreranno il “restauro degli affreschi esterni dell’Oratorio di San Leonardo di Assisi” STASTISTICHE ACCESSO SITO PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) Mappa del Sito Indirizzario Intranet ma conservo un ricordo molto nitido del direttore di un quotidiano nazionale che si dimetteva dalla direzione titolando l’editoriale: “Non ho più parole” Noi siamo qui perché crediamo che le parole ci siano ancora parole contenute nei cinquemila titoli che trovate nella libreria e nelle parole dei tanti titoli che potete ordinare in tempo reale parole soprattutto rappresentate dalla presenza di ciascuno di noi La vera parola siamo noi e crediamo che siano parole che dicono di una vita interiore di una presenza di cui ciascuno è portatore in quell’incontro fecondo fra la Parola della Storia e del Vangelo e della spiritualità di ciascuno» Con un forte richiamo al profondo significato della “Parola” l’arcivescovo Ivan Maffeis ha salutato le diverse centinaia di persone che hanno raccolto l’invito all’inaugurazione della nuova “Libreria delle Volte” che si affaccia sulla splendida e centralissima Piazza IV Novembre di Perugia parte integrante del complesso monumentale della Cattedrale “Isola di San Lorenzo” la cui cura e valorizzazione sono affidate alla “Genesi” società benefit s.r.l Un progetto che ha mosso i primi passi grazie all’opera di recupero e valorizzazione di quest’intero complesso opera coordinata dall’allora vescovo ausiliare mons presente all’inaugurazione insieme a numerose autorità civili religiose e del mondo accademico perugino e non solo Questa libreria si trova negli stessi locali dopo un accurato intervento di restauro diretto dall’architetto Alessandro Polidori direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali dove per oltre mezzo secolo è stata ospitata la “Libreria Paoline” È una nuova libreria pensata come un luogo vivo dove incontrarsi costruire e sviluppare insieme un progetto culturale per la città e «in questa luce va un pensiero riconoscente ai Canonici della Cattedrale – ha commentato l’arcivescovo Maffeis – Un grazie di cuore agli amici della società benefit “Genesi” che con coraggio hanno dato cuore e gambe a questo progetto affrontando anche un’impresa rischiosa nell’aprire Parole di sentito ringraziamento sono state espresse dallo stesso mons invitandole a portare la loro “parola” dai propri ambiti istituzionali «Grazie a chi si è fatto promotore di questa rinascita che poggia bene le sue basi su una storia antica che era quella delle Paoline alle quali i perugini erano molto legati ed affezionati che ha la capacità di ridargli un nuovo slancio andando a completare il magnifico lavoro che avete compiuto come Canonici della Cattedrale nel recuperare il complesso monumentale dell’“Isola di San Lorenzo” con i suoi tesori che meglio rappresentano la storia della nostra città Con questo nuovo spazio si contribuisce a far sì che le parole rimangano È un luogo di cultura recuperato dove diversi giovani lavoreranno e di questi luoghi pubblici e privati tanti ne sono stati recuperati in questi anni a Perugia dove al centro ci sono il libro e le parole Tutti abbiamo compreso quanto le parole e la lettura siano importanti per la crescita e l’emancipazione di ciascuno Librerie come questa danno maggiore lustro alle bellezze culturali della nostra città e ai suoi valori» «In questi giorni la confinante Toscana sta vivendo un momento drammatico e credo che a tutti noi abbiano colpito le immagini delle biblioteche che sono andate sott’acqua e dei tanti giovani oltre che di adulti e amministratori locali che hanno sollevato dal fango quello che poteva essere salvato Tenevano in mano i libri come corpicini da curare da ripulire e questo sta a dimostrare che nelle biblioteche c’è l’anima Leggere significa misurarsi con sé stessi e confrontarsi con tutto quello che è stato pensato e vissuto da altri Leggere significa vivere anche le vite degli altri e così si costruisce la propria personalità quella identità che stanno cercando di recuperare disperatamente nella Toscana alluvionata Io non posso che essere grato ad una iniziativa come questa e godo di questa realizzazione complimentandomi con tutti coloro che si sono impegnati per renderla così fruibile» Il prorettore dell’Università degli Studi Fausto Elisei «La cultura è tutto ciò che viene vissuto dalle persone e tramandato a figli per cui la storia del libro che ci viene tramandata attraverso le librerie le biblioteche è la storia dell’uomo che serve per fare memoria di quello che è stato ed è successo e come potremmo andare verso il futuro Oggi ci accorgiamo che i nostri giovani sono sempre meno attenti alla lettura perché è tutto veloce… C’è bisogno di una educazione alla lettura e di punti di ritrovo e di condivisione degli strumenti prodotti dall’uomo tra cui i libri Noi guardiamo con grande attenzione e soddisfazione l’apertura di una libreria come questa che si integra con tutta una serie di strutture del territorio di cui fa parte anche l’Università con le sue tredici biblioteche aperte non solo al mondo accademico Auspico che questa libreria possa raccontare la storia vera e reale di un popolo che abbia vissuto e cresciuto una realtà sua che possa aiutare genitori e nonni a regalare un libro a figli e nipoti in modo tale da aiutarli a spendere tempo per imparare a leggere D’altronde i giovani crescono guardando i grandi» Il rettore dell’Università per Stranieri Valerio De Cesaris «Le parole quando sono vere sono sempre a colori ed oggi abbiamo grande bisogno di parole di fronte allo sgomento della guerra Bisogna ritrovare le parole del rispetto della persona umana Di fronte alla disperazione di tante persone bisogna ritrovare le parole della fede Di fronte all’abbrutimento di un dibattito pubblico bisogna ritrovare le parole della profondità e della bellezza Credo che il tema delle parole sia un tema decisivo e va troppo veloce per approfondire questioni anche drammatiche che arrivano da tanti angoli del mondo La libreria è un patrimonio di parole ed è un luogo che è anche una sfida in controtendenza quando le librerie chiudono C’è bisogno di mostrare anche alle giovani generazioni che senza parole e senza approfondire le questioni non si vive bene e soprattutto non si capisce il mondo non si è in grado di assumere quel ruolo civile che ciascuno deve avere» Il dirigente scolastico ItetCapitini Silvio Improta «Questa operazione restituisce alla città un patrimonio che mancava da un po’ di anni in questo nostro centro storico in trasformazione… Ritrovare un’iniziativa di questo tipo nelle mura del complesso della Cattedrale è una grande gioia anche personale È giusto dire qualcosa anche come scuola perché una libreria in più è un qualcosa in più per studenti e docenti ma è possibile andare anche controtendenza La scuola lavora spesso in controtendenza pensando al futuro ragionando sul tempo medio-lungo e senz’altro le parole dei libri sono risorse enormi Le scuole fanno promozione lettura dalle biblioteche scolastiche alle attività connesse come le letture ad alta voce ma avere un’offerta del genere in più sicuramente ci aiuterà» Il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile don Luca Delunghi «La “Libreria delle Volte” è veramente una sfida perché se i ragazzi frequentano molteplici spazi è vero che hanno bisogno di luoghi di incontro Questa diventa una sfida attraverso quest’apertura sulla piazza che è luogo di passaggio e che abbia il coraggio di fermare e far fermare Un nome che non richiama solo il luogo storico-architettonico delle volte delle “logge di Braccio” della Cattedrale ma quella risonanza di parole pronunciate sotto le volte… Questa libreria possa essere per i giovani di tutta la nostra diocesi una risonanza di parole vere e fatte carne concretamente nell’incontro con chi li accoglie e si confronta con loro» «Come mamma mi piace pensare la nostra città come una casa in cui per nutrire i nostri figli occorre anche nutrirsi È bello pensare nel salotto della nostra casa una libreria e nel cuore di Perugia questa nuova bella libreria E il compito di una mamma è anche educativo nell’aiutare i figli a guardare fuori dalla casa Mi piace pensare ai libri come quella finestra nella casa da cui entra la luce ma anche la proietta verso la scoperta del mondo I buoni libri aiutano i nostri figli a scoprire il mondo quindi benvenuta la “Libreria della Volte”» Il responsabile delle Edizioni Frate Indovino «Tra le parole da sottolineare oggi quella della relazione perché la libreria è anche un luogo di relazione incontro e noi pubblichiamo il calendario di Frate Indovino arrivando in tantissime case ma la possibilità di incontrare i lettori ci viene offerta dalla libreria Sarà bello insieme agli amici di “Genesi” darci una mano e portare avanti un progetto culturale condiviso e non sarà un’impresa facile perché è uno dei settori merceologici più difficili Ci sarà da lavorare in questa iniziativa della quale siamo veramente molto grati» Illustrato dalla docente Flavia Marcacci il progetto della “Libreria delle Volte” Ivan Maffeis ha invitato la professoressa Flavia Marcacci docente di Storia e filosofia della Scienza presso la Pontificia Università Lateranense ad illustrare il progetto della “Libreria delle Volte” «Grazie in particolare al nostro arcivescovo che ha sostenuto fin dal principio le idee di un numeroso gruppo di persone che chi frequenterà la libreria avrà modo di conoscere – ha esordito nella sua breve ma significativa relazione la docente della Lateranense – La libreria è soprattutto un luogo di persone perché dietro le parole e la carta ci sono persone che hanno concepito ed espresso i loro pensieri nelle pagine di carta La carta materializza le idee e mi hanno chiesto di fare una sintesi del percorso motivazionale che ha animato questo gruppo di persone Mi aiuterà il nome scelto: “Libreria delle Volte nell’“Isola di San Lorenzo” con il suo Museo e il suo percorso archeologico dove incontriamo persone e culture del passato che ci hanno dato un lascito: dalla liberalità degli Etruschi alla capacità urbanistica dei Romani fino al Medioevo con la rivoluzione dell’amore incarnato dei cristiani alle avanguardie del Comune e della Signoria fino a tutta la ricchezza dei palazzi durante il periodo dei Legati Pontifici per giungere all’Unità d’Italia sono la cosa più astratta che anima la nostra vita la cosa che più tenacemente ci contraddistingue alla quale spesso più tenacemente ci attacchiamo E le idee diventano molto materiale quando diventano progetti di intere comunità cittadine Le idee sono anche di quanto di più materiale e violento spesso possano diventare e la nostra idea è quella di capovolgere questo significato delle idee e avvalorare un altro aspetto che i libri esprimono nel momento il cui portano avanti delle idee Molto spesso questi scontri materiali si basano su un fatto che è un po’ un “uovo di colombo” il fatto che ci si scontra sulle risposte che si danno alle domande Sono le risposte a cui molto spesso noi siamo anche giustamente attaccati Per questo nella libreria il visitatore troverà un percorso fatto per domande perché invece le domande sono il luogo dell’incontro che riusciamo a sederci a volte per trovare solo un compromesso Le domande solo l’unico modo per creare comunione È il motivo per il quale il frequentatore della libreria troverà nei volumi dei “segnali” che sono collegati a delle domande o sollecitarne delle nuove perché esse sono quelle che permettono di passare da uno scontro ad un incontro o anche semplicemente di passare da una contrapposizione a un confronto che si basa su analisi Non è che bisogna per forza arrivare a conclusioni concorde ci si può confrontare e scoprire degli aspetti nuovi che probabilmente quando si inizia un confronto e un dialogo neanche si vedevano Questo luogo vuole diventare anche un’esperienza fatta di un percorso che ci possa mettere anche in discussione Probabilmente vivendo nel periodo della complessità è questo il primo passo che bisogna fare per pensare che anche gli ideali più alti possano divenire una piccola storia concreta È l’esperienza che si fa nella piccola storia La libreria vuole essere il punto espositivo di qualcosa che si tradurrà in iniziative più ampie e in una vita culturale che avrà delle espressioni varie con in cantiere molte idee e c’è bisogno di quanti vogliono aiutare i curatori della libreria a svilupparle E l’augurio è che questo luogo possa aiutarci a crescere insieme e magari fare anche nuove scoperte speculative per una nuova forma di convivenza civile» realizzata con la collaborazione di Massimo Cecconi Questa notte presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia é deceduto mons Il vescovo cappuccino era nato a Riolo Terme (RA) il 19 gennaio 1930 Ricevette l’ordinazione presbiterale a Faenza il 21 marzo 1953 e nello stesso anno fu inviato al Collegio internazionale di Roma per frequentare la facoltà di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Urbaniana di Propaganda Fide É stato professore e direttore dello studentato cappuccino di Bologna Nel 1960 partì missionario per la custodia di Lucknow in India dove esercitò l’incarico di segretario e cancelliere vescovile e resse la diocesi in qualità di vicario capitolare fino al 1972 Rientrato in Italia con intenzione di passare nel nuovo territorio di missione nel Kambatta-Hadya in Etiopia la Congregazione per l’evangelizzazione lo nominò Rettore Maggiore del Collegio di Propaganda Fide cioè fino alla nomina a vescovo di Porto e Santa Rufina l’11 dicembre 1984 ha espresso sentimenti di viva gratitudine per l’opera svolta da mons Ronchi come vescovo di Città di Castello e per la sua esemplare testimonianza di vita come figlio di san Francesco d’Assisi ASSISI – Dal 7 febbraio al 9 maggio si svolgerà ad Assisi il corso di formazione 2025 per i volontari delle varie organizzazioni dedicate alla salvaguardia della vita nascente L’iniziativa è promossa dal Movimento per la vita dal Centro di aiuto alla vita e dalla FederVita Umbria in collaborazione con il Centro di bioetica Filèremo con il patrocinio del Comitato nazionale San Francesco 1206-2026 per l’Ottavo centenario dalla morte e della Pastorale della salute della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino Il primo incontro si terrà venerdì 7 febbraio alle ore 18 presso l’Università telematica PEGASO si concluderà il 9 maggio e potrà essere seguito sia in presenza che in streaming Al termine del percorso formativo sarà rilasciato un attestato di frequenza L’obiettivo del corso è fornire una preparazione ampia e critica sui temi dell’accoglienza della vita fin dal concepimento formando volontari in grado di operare con competenza ed empatia presso le strutture del Movimento per la vita e dei Centri di aiuto alla vita dell’Umbria Questi centri rappresentano un punto di riferimento fondamentale per le donne in gravidanza e le neomadri che necessitano di sostegno A introdurre il corso saranno Simona Morettini presidente della Federazione Umbra del Movimento per la vita e del Centro di aiuto alla vita membro del Comitato nazionale per la celebrazione dell’Ottavo centenario della morte di San Francesco e direttore di UniPegaso Sede di Assisi membro della giunta esecutiva della Federazione del movimento per la vita italiano Il corso è aperto a tutti previa iscrizione gratuita, effettuabile via e-mail all’indirizzo federazioneumbrampv@gmail.com compilando una scheda che verrà inviata su richiesta o il Movimento per la vita di Perugia al numero 348-8642253 Maggiori dettagli sulle attività dei Centri di aiuto alla vita sono disponibili sul sito https://www.mpv.org/centri-aiuto-vita/ Verranno rimontate all’imbocco superiore e inferiore di piazza Cavallotti e sul palazzo vescovile Condotta a buon fine la battaglia, sollecitata da queste colonne [Come, con un colpo di mano, Via Maestà delle Volte diventò Via delle Volte (perugiatoday.it)] per riportare alla corretta denominazione di via Maestà delle Volte Antico rimbocco cittadino che – con un colpo di mano e in completa assenza di delibere – era divenuta via delle Volte posizione ideologica indegna e superficiale Per chi non conosca la storia di questo malfamato e buio rimbocco volle far realizzare l’immagine della Vergine per dissuadere prostitute e tagliagole dall’esercitare i loro turpi commerci illuminarono la zona con una lampada a olio Lo racconta lo storico perugino Luigi Bonazzi  (in “Storia di Perugia dalle origini al 1860” studio preparatorio) è visibile dentro il negozio Niba Il distacco dell’affresco sta in vescovado il ceramista faentino Germano Belletti realizzò la Maestà ceramica con Madonna in trono e santi Costanzo ed Ercolano Gliela avevano commissionata i ceramisti perugini per ringraziare la Vergine dall’aver salvato Perugia dai bombardamenti (anche se poco sotto Ora, chiarite le posizioni [Quella denominazione fasulla verrà cancellata. Via Maestà delle Volte non ha mai cambiato nome… malgrado la scritta (perugiatoday.it)] quella via tornerà alla denominazione originaria Lo hanno voluto – su nostra sollecitazione – il consigliere e vice presidente della Commissione Toponomastica Paolo Befani d’intesa con la presidente Edi Cicchi l’Assessore alla Cultura Leonardo Varasano e il sindaco Andrea Romizi Con la benedizione del cardinale Gualtiero Bassetti Quella targa e la strada che contrassegna saranno “riconsacrate” con preghiere e acqua benedetta Si tratta di aspettare qualche giorno e le cose torneranno al loro posto LORETO – Circa cinquanta tra sacerdoti e laici dei vari Uffici delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno hanno partecipato al pellegrinaggio al Santuario della Santa Casa a Loreto guidato dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino Dopo la visita alla Santa Casa è seguita la santa messa e la recita del Regina Coeli Durante l’omelia il vescovo ha sottolineato l’importanza dell’esperienza profonda della fede “che ci abita e che deve essere sempre vissuta “La pagina di Vangelo appena ascoltato – ha detto il vescovo – ci dice che il primo motore dell’evangelizzazione è lo Spirito Santo Dobbiamo essere strumenti dell’azione dello Spirito Santo Più lasciamo passare lo Spirito Santo attraverso le nostre persone più diventiamo trasparenti alla sua luce e più avviene in noi il miracolo dell’evangelizzazione” Soffermandosi sull’annunciazione e risurrezione del Signore il vescovo ha detto che “tutto comincia da quel sì da quell’eccomi di Maria che è la risposta piena allo Spirito di Dio Quando c’è questa risposta piena avviene il miracolo dell’incarnazione” Infine il vescovo ha parlato del programma pastorale delle due diocesi nelle sue due facce: il progetto Casa felice e le Famiglie del Vangelo “La Casa felice – ha detto – è la casa di Nazareth costruita nelle nostre case le Famiglie del Vangelo sono le famiglie di famiglie Il nostro progetto pastorale – ha aggiunto – trova qui il suo punto di scaturigine deve sempre tornare qui per trovare la sua motivazione non possiamo arrenderci di fronte alle difficoltà” Un nuovo esercizio nella storica via Pinella In ragione del fatto che il vescovo Pinelli volle realizzarla tagliando lo storico Palazzetto dei Notari (si dice per vedere Assisi dalla sede del vescovado) Si tratta di un’antica via commerciale assecondata anche da lavori di manutenzione alle facciate Oltre che dalla presenza di negozi prestigiosi come Biagini ed altri già sede di un famoso negozio di scarpe (torneremo in tema) Ha lavorato alle dipendenze di un paio di validi esercizi e poi ha deciso di mettersi in proprio Con l’accorta mediazione di Vittorio Settequattrini riconosciuto demiurgo della locazione in centro storico essendo in comunicazione attraverso via del Forno All’interno ha dei locali anche al piano inferiore Il che consente ai clienti di sostare amichevolmente intrattenendosi comodamente in un luogo evoluto e accogliente Parla benissimo italiano e perfino perugino Auguriamo tutto il bene possibile alla sua nuova attività ASSISI – Tutto pronto per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e della sua memoria liturgica La Fondazione Santuario della Spogliazione ha predisposto un programma con diversi momenti e celebrazioni per ricordare e venerare il giovane Beato sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione “È un tempo di grazia: ogni giorno famiglie pellegrini da tutto il mondo – spiega il rettore del Santuario padre Marco Gaballo – vengono qui attirati anzitutto dal beato Carlo un giovane che riesce ad infondere coraggio ed entusiasmo non solo a chi è confuso o bloccato ma anche a chi semplicemente ha bisogno di nuova forza e vigore per riprendere la vita con slancio e fiducia” Per quanto riguarda il programma si comincia il 9 ottobre con la santa messa alle ore 18 presieduta dal vescovo di Perugia-Città della Pieve direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la santa messa delle ore 18 è previsto un seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web” educatori e catechisti con le relazioni di Diego Buratta formatore della Fondazione Carolina e di Michela Sambuchi vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria; modera la giornalista Marina Rosati L’11 ottobre la santa messa delle ore 18 sarà celebrata da padre Massimo Travascio custode della Porziuncola e in serata alle ore 21 ci sarà l’adorazione eucaristica giorno della Memoria liturgica del Beato Carlo Acutis il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino presiederà la solenne celebrazione eucaristica delle ore 18 Ogni giorno è previsto il rosario animato alle ore 17,30 Gli eventi saranno trasmessi sui siti internet del Santuario della Spogliazione e della diocesi di Assisi e sui rispettivi canali social Questo sito utilizza cookie di profilazione Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all’uso dei cookie Sfoglia il giornale monsignor Paolo Giulietti e Lucia Maddoli format che compie dieci anni e ormai appuntamento tradizionale per chi ama storia e arte musei e località normalmente inaccessibili al pubblico o poco conosciuti https://corrierediarezzo.it/news/home/306300/treni-turistici-roma-arezzo-e-ritorno-quattro-ore-per-assaporare-il-panorama.html Il programma di questa edizione 2024 è stato presentato lunedì mattina nella chiesa della Madonna del riscatto a Perugiaalla presenza del presidente dell'associazione Luoghi invisibili monsignor Paolo Giulietti del vicepresidente Carolina Ansidei di Catrano e del consigliere comunale Lucia Maddoli.  I due weekend da non perdere nell'acropoli del capoluogo umbro sono quelli dell'11 Gli incontri e le visite organizzateporteranno a scoprire e raccontare aspetti insoliti e particolari del centro storico Immancabile la visita con il padrone di casa al complesso monumentale di San Pietro ma anche a palazzo dei Priori e al palazzo del Vescovado.  È dedicato agli amanti delle passeggiate il trekking urbano nei Luoghi di Braccio a Perugia: 600 anni della morte del signore della città E ancora visita guidata alla chiesa di San Filippo Neri: un luogo della città legata al vescovo Napoleone Comitoli e al capolavoro dell’Arco Etrusco è necessaria la prenotazione telefonica al 320-9427106 (nelle fasce orarie 09.30-12.30 e 15.30 -18.30) per monitorare il numero di partecipanti in base alla capienza dei siti e garantire un'esperienza piacevole a tutti i partecipanti *Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy | Perugia (PG) - Via Pievaiola 166/F6 P.IVA 11948101008 - Codice Fiscale: 11948101008 Il ringraziamento del patriarca assisiate a papa Francesco Le due diocesi restano giuridicamente distinte sotto la guida di un unico pastore Cambio della guardia nella diocesi di Foligno dove l'amministratore apostolico monsignor Gualtiero Sigismondi viene sostituito come presule da monsignor Domenico Sorrentino vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino "Adesso la cosa più importante per me è concedermi subito al mio animo di Pastore perché mentre siete qui davanti a me e vi sento fratelli e figli di questa Chiesa immediatamente per un annuncio del genere mi balza davanti a me tutto il popolo di Foligno quindi in questo momento in questa sala è come se ci fosse l’altra metà l’altra parte della Chiesa che mi viene affidata" Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino nominato vescovo di Foligno con l’unione in persona episcopi delle sedi di Foligno e Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino sabato alle ore 12 nella sala della Spogliazione di Assisi dando lettura della comunicazione ufficiale del nunzio apostolico Paul Emil Tscherrig Qui di seguito allegato il messaggio rivolto in particolare ai fedeli della diocesi di Foligno che il vescovo ha letto e con il quale accoglie con felicità e spirito di servizio la decisione del Santo Padre e si rivolge in particolare ai fedeli della diocesi di Foligno da qualche giorno papa Francesco mi ha chiesto di dire un “sì” che era tanto lontano da ogni mia aspettativa Ha voluto che dilatassi il mio cuore di pastore a tutti voi dandomi l’incarico – allo stesso titolo episcopale dell’amata Chiesa di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – anche della vostra: due Chiese unite in persona Episcopi l’unica cosa che mi è stata possibile è stata la preghiera Mi è fiorito nel cuore un sentimento che ho appreso da un Padre della Chiesa che sta alle sorgenti della mia formazione «Né c’è da meravigliarsi se noi siamo presenti l’uno all’altro e senza esserci conosciuti ci conosciamo poiché siamo membra di un solo corpo [...] tanto nello spirito quanto nel corpo del Signore siamo una cosa sola....» (Epist fratelli e sorelle della Chiesa di Foligno Mi presento a voi con la trepidazione di chi sa di non avere energie giovanili come quelle che portai nel mio primo incarico episcopale al servizio della Chiesa di Pompei dove ricevetti la carezza della Vergine del Santo Rosario poi nel mio servizio nella Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e assicurandovi tuttavia che non mi risparmierò in alcun modo Mi immergerò presto nella vostra lunga storia di fede Nella mia mente e nel mio cuore familiarizzo già con il patrono San Feliciano Ma come dimenticare che la Chiesa di Foligno e quella di Assisi sono legate da una via “francescana” di santità che passa – per non citare che alcuni vertici – per le altezze mistiche di Sant’Angela da Foligno e l’insigne storia di carità della beata Angelina Soprattutto non dimentico che lo stesso Francesco pose a Foligno quel famoso gesto di vendita del suo cavallo e della sua merce ritornando ad Assisi con la voglia di farla finita con le ricchezze mondane per vivere la piena libertà dei figli di Dio e la condivisione con i poveri questo vescovado lo avrebbe visto “spogliarsi” fino alla nudità ormai legherà queste due Chiese così privilegiate per tanta storia e santità Una soluzione pastorale come quella che papa Francesco ha scelto per voi comporta un’inevitabile sofferenza Ma forse può aiutarci a comprendere i segni dei tempi Dice che non possiamo più pensare con schemi che hanno fatto la grandezza del passato ma rischiano di essere inadeguati ai tempi nuovi La società si allontana dalle sue radici cristiane lungi dal farci cadere in uno sterile lamento Dobbiamo tornare all’entusiasmo delle origini offrire amore; soprattutto per annunciare Cristo e il suo Vangelo È quello che papa Francesco chiama “pastorale in uscita” e che il vostro amato pastore esprime con lo slogan: dalla pastorale delle campane a quella del campanello la crisi che stiamo attraversando – che non è solo quella della pandemia – può diventare una grande opportunità: crisi come grazia Occorre ritessere le nostre relazioni fino a dare alla Chiesa il volto di una famiglia Saluto in particolare quelli che stanno più soffrendo per l’asprezza della crisi pandemica e delle sue conseguenze sociali e quanti vivono situazioni di disagio per i più diversi motivi Saluto ogni persona che abita il territorio folignate tutti gli uomini e donne che si affaticano ogni giorno per rendere questo mondo più bello Vengo tra voi per dare il mio piccolo contributo a questo grande sogno La Chiesa folignate ha sviluppato in questi anni il metodo della “sinodalità” e dispone di energie sufficienti per il cammino che l’attende La collaborazione tra le due Chiese affidate al mio ministero senza nulla togliere alla specificità delle relative storie farà tutto fiorire a vantaggio del bene comune A fine agosto conto di fare il mio ingresso nel ministero pastorale in mezzo a voi La vita per me sarà “raddoppiata” la mia agenda sarà ulteriormente appesantita Ma spero in tante grazie che vi chiedo di ottenermi con una preghiera ardente vi porto tutti all’altare del Signore sono venuto tra voi per la toccante festa della Madonna del Pianto non pensavo che la Madre stesse per darmi un nuovo appuntamento così importante nella vostra – ormai “nostra” – Chiesa folignate con fiducia: fatemi spazio nel vostro cuore vi abbraccio e benedico con grande affetto i nuovi responsabili e incaricati di Curia nominati a inizio settimana dal vescovo Luciano Paolucci Bedini nuova incaricata per l’Edilizia di culto A gennaio verranno nominati anche il nuovo vicario generale il Consiglio presbiterale e il Collegio dei consultori È avvocato e membro del Consiglio diocesano per gli affari economici già collaboratore di Gian Franco Scarabottini (scomparso nel maggio scorso mentre guidava questi uffici) Cristina Belli è alle dipendenze della diocesi di Città di Castello dal 2000 quale ragioniera contabile dell’ufficio Economato Ha sempre collaborato con tutti gli economi diocesani che si sono susseguiti in questi anni Federica Tarducci collabora con la diocesi dal 1997 Fino al 2008 ha prestato servizio presso il Museo diocesano del progetto inventariazione beni culturali mobili Nel 2013 di quello relativo al censimento delle chiese Negli anni ha sempre collaborato con i direttori dell'ufficio Beni culturali ecclesiastici impiegata presso l’ufficio Economato della diocesi dal 2004 si è occupata della segreteria dell’ufficio Amministrativo in stretta collaborazione con l’economo e direttore dell’ufficio Beni culturali ecclesiastici Le nomine firmate dal vescovo Paolucci Bedini questa settimana sono state pubblicate sul numero natalizio del settimanale La Voce in distribuzione in questi giorni Il docente dello Studium perusinum ci regala una delle perle che impreziosiranno la collana del suo libro in uscita da Morlacchi Perugia storicamente orientata a destra… nella guida su strada Intervista allo storico Gian Biagio Furiozzi stavolta il discorso non riguarda la politica a fare scuola e decidere l’orientamento del senso di guida per tutto lo Stivale ci regala una delle perle che impreziosiranno la collana del suo libro in uscita da Morlacchi “Quando le prime automobili iniziarono a circolare per le strade i conducenti italiani erano soliti guidare indifferentemente a sinistra “C’è da dire che la circolazione stradale con le vetture era quasi inesistente così come era molto ridotta la velocità” Come ci si regolava per avvertire i pedoni “I conducenti annunciavano il loro passaggio attraverso l'uso di clacson e di trombette Insomma: era quasi impossibile investire qualcuno” Ma non si avvertì il bisogno di normare i comportamenti “Il primo caso di regolamentazione stradale arrivò il 28 luglio 1901 ogni Provincia aveva il diritto di imporre i limiti di velocità e di stabilire il senso di marcia dei veicoli” I territori decisero ciascuno a proprio piacimento Torino e Roma decisero la guida a sinistra “Perugia si orientò per la guida a destra La decisione venne adottata senza problemi” provenendo da altre città e abituato diversamente Accadde anche fra i travertini della Vetusta un grave incidente in Provincia di Perugia coinvolse un importante gerarca milanese su iniziativa dello stesso Mussolini (che nelle nostre strade passava spesso) fu imposta la guida a destra in tutta Italia adottando per tutti il sistema vigente nel capoluogo umbro” Con l’occasione l’Inviato Cittadino ha piacere di offrire ai nostri lettori una selezione di immagini (riferite agli anni fino proprio al 1923) tratte dal proprio volume  (Morlacchi editore) presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia l'ha presentato a una folta platea ha visto oltra alla partecipazione della Presidente Ministro provinciale Ofm Umbria e di Marcello Signorelli Direttore del dipartimento di economia e professore ordinario di politica economica all’Università di Perugia Carlo Acutis sarà canonizzato il 27 aprile 2025 alle 10.30 in Piazza San Pietro a Roma durante il Giubileo dei bambini e degli adolescenti presso il Santuario della Spoliazione dove si trova esposto in una teca dal 2019 Il giovane scomparso per una leucemia fulminante all'età di soli quindici anni era un grande devoto di San Francesco e amava frequentare la Città Serafica dove aveva chiesto espressamente di poter essere sepolto Dal 2019 la sua tomba è diventata meta di tanti pellegrini che accorrono da tutto il mondo per chiedere la grazia La notizia della sua santità è stata accolta con profonda commozione dall'intera comunità dei fedeli e Per la presentazione del libro su Carlo Acutis la Presidente Proietti ha voluto riflettere sul messaggio del giovane "Carlo Acutis - ha detto Proietti - è un simbolo di spiritualità che richiama la santità di San Francesco e Santa Chiara La vita di Carlo rappresenta un punto di riferimento per chi cerca significati autentici in un’epoca di grandi cambiamenti La Presidente ha ricordato quindi il legame di Carlo con Assisi che si inserisce nella tradizione spirituale e culturale dell'Umbria riflettendo anche sull'attualità del suo messaggio portatore dei più autentici valori francescani spiritualità e semplicità che definiscono la nostra identità e accompagnano il progresso tracciando nuove prospettive di dialogo tra tradizione e modernità con l’Umbria ancora una volta protagonista di questa straordinaria sintesi Monsignor Sorrentino nel suo intervento ha voluto sottolineare quella dimensione potentissima eppure semplice e quotidiana della fede nella vita di Carlo Acutis Una "spiritualità accessibile e attuale per le nuove generazioni" ha affermato il vescovo Il libro approfondisce l’umanità e la santità di Carlo partendo da una sua frase: 'Tutti nasciamo originali Nel libro Mosignor Sorrentino narra episodi della vita del giovane futuro santo passando quindi per la sua beatificazione nella Basilica Superiore di San Francesco e quindi il miracolo attribuitogli ovvero la guarigione di una giovane studentessa del Costa Rica risvegliatasi dopo che sua madre si era recata sulla tomba di Carlo a chiedere l'intercessione nel libro c'è la preghiera composta da Sorrentino per la canonizzazione di Carlo al quale il libro fa riferimento in più punti anche in vista dell’imminente ottavo centenario della sua composizione avvenuta tra la chiesetta di San Damiano e il vescovado di Assisi oggi parte integrante del Santuario della Spogliazione dove Carlo riposa Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma ASSISI – È iniziata nei giorni scorsi nel vicariato di Santa Maria degli Angeli e andrà avanti fino al 20 marzo la peregrinatio della reliquia del Beato Carlo Acutis in questi mesi che precedono la canonizzazione del giovane Millennials sepolto al Santuario della Spogliazione di Assisi “La prima tappa – spiega il vicario per la Pastorale della diocesi don Antonio Borgo – l’abbiamo vissuta tra giovedì e venerdì scorsi con l’adorazione eucaristica notturna a cui hanno preso parte circa 150 persone e la messa conclusiva del mattino con una cinquantina di ragazzi del Sog (Servizio orientamento giovani) Sono già in programma altri momenti con la reliquia del Beato perché vogliamo che tutto il territorio diocesano si prepari al grande e bellissimo evento della canonizzazione che vivremo in piazza San Pietro il prossimo 27 aprile è senz’altro il metodo migliore per avvicinarsi a Dio” dove alle ore 21,00 ci sarà prima la santa messa e poi l’adorazione eucaristica fino alle 24 Venerdì 7 alle ore 7,30 celebrazione eucaristica poi alle ore 9,00 la reliquia sarà alle monache di Fossato di Vico alle ore 10,00 alla Casa di riposo di Purello alle ore 16,30 alla Casa di riposo di Gualdo Tadino alle ore 17,30 si reciterà il rosario e alle ore 18,00 si concluderà con la santa messa nella concattedrale di San Benedetto Poi sarà la volta del vicariato di Bastia Umbra presso la parrocchia di San Marco Evangelista il 13 febbraio mentre il 14 la reliquia si sposterà nel vicariato di Nocera Umbra con la venerazione della reliquia nella concattedrale di Santa Maria Assunta La peregrinatio proseguirà nelle zone pastorali della diocesi di Foligno per terminare il 20 marzo con la celebrazione nella cattedrale di San Feliciano Momento culmine in Assisi il 28 e 29 marzo in occasione dell’iniziativa quaresimale delle 24 ore di preghiera per il Signore Con oltre un milione di visitatori nei suoi 40 anni di vita il Presepe Vivente di Marcellano è una delle manifestazioni più amate dell’Umbria A Marcellano il Presepe Vivente non si osserva Dal 25 dicembre al 6 gennaio il borgo umbro si trasformerà per il pubblico in un’esperienza immersiva che non ha eguali L’evento celebra 40 anni di tradizione si trasforma in un palcoscenico di scena viva dove oltre cento figuranti animano le vie del paese Le piccole stradine si popolano di artigiani mentre gli odori di cibi tradizionali e di erbe aromatiche riempiono l’aria.  il fabbro batte il ferro sull’incudine ogni passo è un viaggio nel passato dove la storia e la tradizione si intrecciano in un affresco di luci La rappresentazione culmina quando Maria e Giuseppe cercano riparo fuori dalle mura del paese.  il Presepe Vivente di Marcellano è una delle manifestazioni più amate dell’Umbria che con il suo fascino senza tempo offre anche l’opportunità di scoprire un borgo ricco di storia e di bellezze artistiche era stato spedito a Perugia dove lavorava nella biblioteca della curia perugina Don Ruggeri fu trovato sulla spiaggia a barciare una sua parocchiana minorenne Don Giacomo Ruggeri lascia la diocesi di Perugia dove era stato confinato dalla magistratura dopo essere stato scoperto ad amoreggiare sulla spiaggia di Fano con una ragazzina di 13 anni. Il sacerdote lavorava nella biblioteca del Vescovado in centro storico La sua presenza aveva creato molti malumori e anche polemiche verso la Chiesa di casa nostra dopo lo scandalo sull'abuso su una parrocchiana minorenne.  Le diocesi umbre celebrano in questi giorni la ricorrenza di san Francesco di Sales patrono e protettore dei giornalisti e degli operatori della comunicazione L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ha celebrato la santa messa nella cattedrale di San Lorenzo Nell’omelia ha richiamato il testo che viene comunemente considerato il prologo del Vangelo di Luca Bassetti – che l’evangelista stia delineando il compito così importante svolto dai giornalisti e dagli operatori della comunicazione le «ricerche accurate» che descrive Luca sono relative alla vita di Gesù e alle opere da lui compiute; i «testimoni oculari» sono stati scelti tra i primi membri della comunità cristiane (quelli cioè che potevano raccontare non solo della risurrezione del Signore il «resoconto ordinato» è il Vangelo che ancora oggi leggiamo dopo duemila anni… Ma non è forse vero che rientra anche nella deontologia della vostra professione il dovere di consultare fonti degne di fede di fare vere e proprie ricerche – che possono arrivare fino a quello che è definito ‘giornalismo d’inchiesta’ – per poter così comporre un contributo (un articolo di giornale o per un sito internet) che sia obiettivo e leggibile?” “Quanta serietà ci si aspetta da voi – ha esortato Bassetti - che siete chiamati non solo a riportare notizie ma a permettere ai vostri lettori – o ai vostri spettatori e radioascoltatori – di conoscere meglio i fatti perché si formino un’opinione corretta dal momento che una notizia può essere data in un certo modo coloro che si improvvisano ‘blogger’ e usano i mezzi di comunicazione di massa in modo disinvolto che ci raggiunge ogni giorno attraverso i media più diversi al cammino sinodale che in questi anni impegna la Chiesa universale Il tutto prendendo spunto dalle parole che Papa Francesco scrive nel messaggio per la Giornata mondiale per le comunicazioni sociali del 2021 e in attesa di quello per il 2022 Parlando di questi temi il vescovo di Gubbio ha incontrato i giornalisti locali in occasione della consueta ricorrenza di san Francesco di Sales Nelle sale dell’ oratorio cittadino “Don Bosco” si è svolto l’incontro per parlare dell’evoluzione dell’informazione cattolica a partire dal volume scritto sul tema da Matteo Cantori avvocato marchigiano che ha partecipato al dialogo eugubino docente di Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa all’Università “Niccolò Cusano” di Roma e collaboratore del settimanale diocesano “L’Azione” di Fabriano-Matelica Il vescovo Paolucci Bedini ha rilanciato il tema dell’ascolto che dà il titolo al messaggio di quest’anno del Santo Padre per la Giornata delle comunicazioni sociali del maggio prossimo “La pandemia ha colpito e ferito tutti – spiegano dalla Santa Sede – e tutti hanno bisogno di essere ascoltati e confortati L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione La ricerca della verità comincia dall’ascolto E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale L’ascolto e la narrazione sono anche gli elementi della prima fase del cammino sinodale che la Chiesa eugubina ha iniziato insieme ai cattolici italiani e alla Chiesa universale Così il vescovo Luciano aggiorna i “comunicatori” locali sul lavoro della segreteria generale diocesana del sinodo spiegando che tra gennaio e marzo sono previste varie occasioni di ascolto della comunità dei fedeli movimenti e gruppi ma anche di chi è più lontano dalla vita della Chiesa contribuirà alla stesura del contributo che la diocesi di Gubbio invierà alla segreteria generale a Roma nella chiesa di San Giovanni il vescovo Luciano ha celebrato la santa messa con i giornalisti diocesani e in memoria di mons In occasione della festa di San Francesco di Sales lunedì 24 gennaio alle ore 12.30 presso il Vescovado di Terni il vescovo Francesco Antonio Soddu incontrerà i giornalisti per un breve momento di preghiera e di dialogo Sarà presentato il messaggio di Papa Francesco per la 56esima Giornata delle comunicazioni sociali nel quale il papa francesco esorta il mondo della comunicazione a sviluppare l’ascolto delle persone e della società Consapevole della attuale situazione che richiede la massima attenzione non volendosi privare dell’incontro con i giornalisti che operano in diocesi ha invitato tutti gli operatori delle comunicazioni sociali all’incontro che si terrà lunedì 24 gennaio alle ore 11.30 nel salone Santo Stefano Si svolgerà un breve momento di preghiera e di dialogo ASSISI – Mercoledì 23 aprile alle ore 21 al teatro Lyrick di Assisi andrà in scena lo spettacolo “Le Tre Madri” Il musical è organizzato a cura dell’associazione Fleheart con il sostegno e il patrocinio della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino della Fondazione Perugia e del Comune di Gualdo Tadino I testi sono a cura del vicario generale della diocesi don Giovanni Zampa Le musiche sono di Fiorentini e Giampaolo Cavalieri l’opera rock ripercorre tutte le fasi della vita di Gesù Le coreografie sono di Cerretti e la sceneggiatura di Marco Gubbini e Fiorentini L'uomo avrebbe sottratto 140 euro "pescandoli" dalla cassettina delle donazioni pescandole dalla cassettina posta davanti all'altare Gli agenti del Commissariato di Assisi hanno identificato e denunciato un italiano di 53 anni per furto aggravato commesso all’interno della chiesa Santa Maria Maggiore di Assisi Gli accertamenti sono stati avviati a seguito della denuncia presentata dal parroco attraverso l’utilizzo di alcune bacchette aveva asportato del denaro dalla cassetta delle offerte situata nei pressi delle spoglie del beato Carlo Acutis grazie anche all’analisi delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della chiesa sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo che è stato in seguito rintracciato L'uomo ha ammesso di aver commesso il furto consegnando 140 euro asportati dalla cassetta denaro che è stato in seguito restituito alla parrocchia Nei confronti del 54enne il questore di Perugia ha emesso un ordine di allontanamento dal Comune di Assisi con divieto di farvi rientro Inaugurate nuove targhe – Si è svolta nel pomeriggio di sabato 22 ottobre nel centro storico di Perugia la cerimonia di inaugurazione delle nuove targhe in pietra recanti il nome corretto di “via Maestà delle Volte” l’assessore con delega alla toponomastica Edi Cicchi “Con questa cerimonia – ha spiegato l’assessore Cicchi – ripristiniamo la corretta toponomastica della via il cui nome era stato modificato da “via Maestà delle Volte” in “via delle Volte” senza che a ciò sia corrisposto alcun atto amministrativo ufficiale Oggi grazie all’impegno del consigliere Paolo Befani che ha seguito passo dopo passo la vicenda è stato possibile raggiungere il risultato finale mantenendo una promessa che avevamo fatto al cardinale Bassetti tempo fa” Per alcuni anni – ha spiegato il consigliere Paolo Befani – le targhe in pietra (una in cima l’altra in fondo alla strada) che riportano il nome della via hanno mantenuto una dicitura errata: invece che via Maestà delle Volte vi era scritto impropriamente “via delle Volte” Da qui la necessità di correggere l’errore restituendo alla città parte della sua storia come era rappresentata in una splendida raffigurazione presente a metà della via poi spostata nella sede del Vescovado per evitarne l’usura Un grazie al Comune è stato rivolto dal cardinale Gualtiero Bassetti particolarmente legato a via Maestà delle Volte ed alla sua targa toponomastica avendo abitato per oltre 10 anni nelle stanze poste poco sopra di essa “L’intitolazione della via senza la parola “maestà” era incompleta che con questo gesto si possa contribuire a far riscoprire la storia di Perugia e si renda onore all’unica grande Maestà Chiusura di cerimonia a cura del sindaco Andrea Romizi che ha ringraziato Paolo Befani per la “tigna” con cui è riuscito a perseguire l’obiettivo alla fine raggiunto grazie alla collaborazione degli uffici comunali e dell’assessore Cicchi “Quella di oggi rappresenta un’opportunità per recuperare il significato di questa lapide e per riscoprire le origini dell’intitolazione della via alla “Maestà delle Volte” Il nome – ha ricordato il sindaco – trae origine dal fatto che a metà della via fu realizzato un dipinto raffigurante la Madonna con l’obiettivo di scongiurare il pessimo utilizzo che si faceva di quella strada nel medioevo trasferito nella sede del Vescovado e sostituito con la Maestà ceramica (1945) di Germano Belletti con i Santi Ercolano e Costanzo ai piedi della vergine in trono ancora oggi presente Si staccano alcune pietre da un arco in via Maestà delle Volte a Perugia Si staccano alcune pietre – Un distacco di alcune pietre da [Leggi ancora] Cadono tegole e pezzi di arco giù da via Maestà delle Volte a Perugia di Francesco Gori Venerdì pomeriggio, a seguito della pioggia incessante, dall’arco [Leggi ancora] I tavolini sotto via Maestà delle Volte non ci saranno più, lo sfogo di Guidi “Era un angolo abbandonato al degrado, bivacco per disperati e [Leggi ancora] L'indirizzo email non sarà pubblicato Commentodocument.getElementById("comment").setAttribute( "id" "a7e14f4e8830ddb2aa04f3aa09732aa5" );document.getElementById("ab4f9e48cd").setAttribute( "id" and website in this browser for the next time I comment Due occasioni di shopping per vedere le ormai mitiche “boutique a cielo aperto” del Consorzio Uno speciale week-end per i tanti fan de Gli Ambulanti [Leggi ancora] ACCADE IN UMBRIAInstalla APP con anteprime dei luoghi Mi permetto di chiedervi di destinare il vostro 5 per mille alla Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, che ho l’onore di rappresentare. La Fondazione fa molto per coloro che si trovano in difficoltà, ma ha bisogno anche del vostro aiuto per continuare.Grazie,Fausto Cardella Maxischermi e negozi chiusiLa città rende omaggio al ’suo’ Papa nel giorno dei solenni funerali I manifesti con l’enciclica ’Fratelli tutti’Uno dei maxischermi allestiti ad Assisi per trasmettere i funerali del Papa 1 - 40026 Imola (Bo) | Orario uffici: martedì - giovedì - sabato ore 9,30 - 12,00 | Tel Don Andrea Czortek é il nuovo Vicario Generale della diocesi tifenrate Nei giorni scorsi il Vescovo di Città di Castello ha provveduto a perfezionare le nomine degli organismi Luciano Paolucci Bedini le ha comunicate anzitutto ai preti e diaconi riuniti in occasione dell’incontro mensile che si è svolto mercoledì 15 febbraio.  Don Andrea Czortek é il nuovo Vicario Generale della diocesi di Città di Castello é stato ordinato sacerdote dal vescovo Pellegrino Tomaso Ronchi il 26 marzo 2006 Attualmente é parroco delle parrocchie di san Michele Arcangelo É pure direttore dell’archivio diocesano e della biblioteca “Storti-Guerri” Svolge il proprio servizio anche nell’archivio diocesano della vicina Sansepolcro città dove ha trascorso la giovinezza Il Codice di Diritto Canonico ricorda che il compito del vicario generale é quello di prestare aiuto al Vescovo nel governo di tutta la diocesi.  Contestualmente é stato rinnovato anche il Consiglio Presbiterale Diocesano Ne fanno parte di diritto don Andrea Czortek Cancelliere vescovile e segretario del consiglio don Filippo Milli (vicario della zona pastorale nord) don Nicola Testamigna (vicario della zona centro) don Stefano Sipos (vicario della zona sud) ha il compito di coadiuvare il Vescovo nel governo della diocesi affinché sia promosso il bene pastorale della chiesa locale Del Collegio dei Consultori fanno parte don Andrea Czortek don Franco Sgoluppi e don Stefano Sipos.  concessa a Comunione e Liberazione in occasione dei sessant’anni dell’inizio del movimento e del decennale della morte di don Luigi Giussani Papa Francesco ha descritto il cristianesimo con la parola ‘incontro’ Dall’incontro di don Giussani con Cristo è nata una storia che da tempo ha raggiunto anche l’Umbria: vorremmo ricordarne qui i primissimi passi La prima comunità umbra di CL nasce a Perugia nel 1967/1968 da alcuni studenti che si iscrivono all’università provenienti da Sansepolcro (Egisto Mercati) e da Fermo (Giancarlo Petrini ordinato sacerdote nel 1983 e ora in Brasile) li visitava settimanalmente don Valerio Valeri Gli universitari condividono vita e casa: un appartamento di ragazze (tra cui Cristina Tarducci I primi ‘adulti’ sono gli sposi Francesco Cerami e Maria Alvisi Due luoghi acquistano per tutti particolare significato: la casa della famiglia Cernetti e giunta a Perugia da Reggio Emilia (Riccardo L’arcivescovo Ferdinando Lambruschini concede la prima sede celebrava la Messa padre Ilarino da Milano professore di Storia del Cristianesimo al Magistero don Francesco Ventorino: la sua amicizia coinvolse i coniugi Alfonsina e Corrado Secchi vissuti nel clima ideologico che dominava la società e l’università italiana gli universitari di Perugia (CLU: Comunione e Liberazione Universitari) parteciparono al primo grande convegno pubblico organizzato da CL al Palalido Milano (“Nelle università italiane per la liberazione” con l’impegno per il Sì al referendum sul divorzio le intimidazioni per le prime elezioni studentesche e all’indomani della strage di Piazza della Loggia il primo striscione in Piazza IV novembre: ‘Solo in Cristo è la liberazione’ la nascita del Centro Culturale Il Sicomoro e della Redazione culturale Nel 1975 inizia in città l’esperienza di GS quando Cristina Tarducci cominciò a insegnare religione nelle scuole medie Attorno a Cristina si forma anche la prima casa delle Memores Domini Nel 1976 arrivò stabilmente da Sansepolcro don Valerio Valeri che andò a insegnare religione al liceo scientifico direttore dell’Archivio diocesano (che stimava il movimento allora comunemente ritenuto integralista e politicizzato) venne a don Valerio la canonica di Santa Elisabetta: nominato parroco vi si trasferì insieme a Pierangelo Crippa (originario di Lissone ma poi trasferitosi per lavoro vicino a Gubbio) con cui aveva condiviso una prima casa in via Sdrucciola Una volta ristrutturata assieme alla piccola chiesa annessa Santa Elisabetta ospitò anche la nuova sede della comunità e Il respiro di universalità caratteristico della proposta di don Giussani apriva intanto nuovi orizzonti Nel 1977 i perugini parteciparono alla seconda edizione del pellegrinaggio a piedi alla Madonna Nera di Cz?stochowa nato dal rapporto che legava don Giussani e don Francesco Ricci con la chiesa polacca; in quell’occasione incontrarono l’allora arcivescovo di Cracovia Acquistarono via via spessore nomi e vicende prima ignoti o lontanissimi: i dissidenti russi che pagavano di persona la difesa della fede e della dignità dell’uomo; gli scrittori dell’editoria clandestina del samizdat; Vaclav Havel e i cecoslovacchi firmatari di “Charta 77” si respirava la bellezza della teologia orientale L’esperienza cristiana divenne amicizia con le realtà più diverse: nel 1981 la comunità sostenne gli studenti iraniani dell’Università per Stranieri in sciopero della fame perché fosse loro riconosciuto il valore del titolo di studio il CLU di Perugia si accrebbe a più riprese di ragazzi che avevavo già conosciuto GS alle superiori incontrando il movimento in Università tramite loro il gruppo di studenti proveniente da Guglionesi (CB) Per seguire più da vicino il cammino del CLU che lì già da tempo seguiva gli universitari La passione e la paternità di Enzo (grande educatore del CLU sino alla morte improvvisa nel 1999) portarono frutto: fu la stagione dei Cattolici Popolari che animarono la vita e la politica universitaria; della cooperativa libraria CUSL gestita dagli studenti stessi; di tante iniziative del Centro Culturale Il Sicomoro Si consolidarono nuove vocazioni alla verginità con l’ingresso nei Memores Domini di Mariella Carlotti e Francesca Secchi (1985) e di Maurizio Brizioli (1986); Giovanni Mosciatti nel 1986 divenne sacerdote quando nell’udienza per il Trentennale di CL Giovanni Paolo II lasciò questa consegna: Andate in tutto il mondo a portare la verità la bellezza e la pace che si incontrano in Cristo redentore e Giussani inviò a Perugia un nuovo sacerdote che insegnando nei licei farà conoscere GS a tanti suoi alunni accompagnerà il CLU e i giovani che si inoltravano nel mondo del lavoro Della vita della comunità perugina dagli anni ’90 in poi presente sin dalle origini e mai venuto meno: la disponibilità alla missione (partenze recenti e recentissime per la Lituania quando arriva da Milano a Perugia Almerina Bonvecchi che su invito di un sacerdote che aveva scritto a Giussani anima degli incontri con i giovani a Collevalenza Decio Lucio Grandoni le assegna l’insegnamento della religione al liceo Bramante Una prima riunione con 10 ragazzi sul ‘problema umano’; la sfida di una candidatura alle elezioni scolastiche raccolta da uno di loro Maurizio Brizioli: così la comunità prese avvio anche grazie al rapporto con gli studenti di Roma Gli incontri si tenevano nella cucina della nonna di uno dei ragazzi Di quei primi studenti alcuni (Simonetta Bernardini Maurizio Brizioli) si iscrissero all’Università di Perugia Anche per Todi fu fondamentale l’udienza con Giovanni Paolo II nel 1984: nel giro di un anno la comunità rifiorì e crebbe per numero e vivacità attorno a giovani come Cristiano Castrichini Una presenza alla quale la città reagisce in modo intenso e spesso conflittuale: nel 1998 la negazione a GS di un’aula scolastica per la recita dell’ Angelus prima delle lezioni diviene un caso di risonanza nazionale Agli anni Ottanta risalgono le origini di CL a Gualdo Tadino (Mariella Carlotti Ennio Antonelli (amico fraterno della famiglia Baccarelli di Todi e colpito dal cambiamento di uno dei figli don Giussani invia a Gubbio come insegnante Mariella Carlotti attorno alla quale nascerà anche una casa di Memores Domini comunità di CL sono presenti da anni anche ad Assisi fa un salto di secoli… all’indietro la suora “viziosa” di Paul Verhoeven. Domani si gira un consistente gruppo di tecnici e operai è al lavoro sotto le direttive impartite dalla vigile scenografa che tutto controlla si accendono i riflettori su "Benedetta" il film diretto dal regista olandese Paul Verhoeven autore di capolavori come Basic Instinct e Robocop Titolo originale “Blessed Virgin” ambientato nell’Italia del ‘600 e incardinato intorno alla figura di una giovane suora non troppo virtuosa PerugiaToday ne ha già diffusamente parlato ma oggi torna in argomento perché è scoccata l’ora X delle riprese La scena si dipanerà da via delle Volte a piazza IV Novembre le macchine da presa seguiranno il percorso di una carrozza a far capo dal negozio Talmone i cui due ingressi sono bloccati da enormi pannelli Stesso trattamento per una delle vetrine di Niba per il negozio di abbigliamento poco sopra per le vetrine del chocostore di Guarducci e per le due aperture di Cesarino (al Vescovado) Copertura anche per il doppio negozio di cioccolata e tipicità alla base di palazzo dei Priori Chiuso il Caffè del Banco il cui portone Tutto questo lavoro – dicono – per una ripresa di un paio di minuti Costo – ma questa è un’indiscrezione – di circa 500mila euro per un giorno di riprese “Il film – ci aveva detto il produttore nel corso del Love Film Festival di Daniele Corvi – è già venduto in molti Paesi e il budget consistente avrà un sicuro ritorno” Con l’auspicio che la nostra Perugia appaia più “fotogenica” che mai Don Giangiacomo Ruggeri è stato il protagonista dello scandalo dell'estate scorsa dopo che era stato arrestato mentre accarezzava e dava bacetti ad una sua parrocchiana Ora ha l'obbligo di dimora a Perugia - lavora in centro - ma vuole liberarsene.. L'avvocato Sposito ha presentato appello per ottevere l'abolizione del divieto di dimora e ora spetta al Tribunale del riesame di Ancona decidere: l'udienza peraltro non è stata ancora fissata il pm di Pesaro Sante Bascucci ha fatto recapitare al sacerdote l'avviso di chiusura delle indagini che prelude ad una richiesta di rinvio a giudizio fino all'esplodere dello scandalo direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali e della web tv della Diocesi e assistente spirituale delle Scout Scolte dopo che la polizia aveva filmato in due occasioni le sue effusioni con la ragazzina lungo la spiaggia di Fano il sacerdote ha trascorso un periodo di "riflessione" in un convento Il Museo si arricchisce di una sezione dedicata a Gino Bartali e della sua cappellina donata dalle nipoti Nuova location e maggiori contenuti per il “Museo della Memoria Assisi 1943-1944” che verrà aperto il 16 maggio alle ore 9,30 nei locali del Vescovado di Assisi- Santuario della Spogliazione dove grazie al vescovo di allora monsignor Giuseppe Placido Nicolini ci fu il quartier generale dell’organizzazione clandestina che negli anni dell’occupazione nazi-fascista nascose e salvò oltre 300 ebrei arrivati in Assisi Oltre all’attuale esposizione inaugurata nel 2011 e sostenuta dall’Opera Casa Papa Giovanni su un’idea della curatrice Marina Rosati il Museo si arricchisce della cappellina di Gino Bartali dedicata a Santa Teresina del Bambin Gesù e donata al Museo dalle nipoti Gioia e Stella Bartoli  La nuova apertura si inserisce sia nelle iniziative della Settimana del Santuario della Spogliazione che andrà dal 15 al 20 maggio con una serie di momenti di preghiera sia negli eventi del Comune per la tappa del Giro d’Italia che parte proprio il 16 maggio alle ore 13,05 da Assisi (Santa Maria degli Angeli) Un Giro che inizierà proprio la settimana prossima in Israele con la prima tappa del 4 maggio dedicata a Gino Bartali che per la sua opera di salvataggio degli ebrei è stato dichiarato Giusto tra le Nazioni “Abbiamo voluto fortemente questo momento e il trasferimento del Museo realizzato dall’Opera Casa Papa Giovanni fondazione della Diocesi – spiega il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino – perché in questo Vescovado monsignor Nicolini accolse gli ebrei perseguitati e diede il via all’attività di nascondimento grazie all’aiuto del suo segretario don Aldo Brunacci delle suore di clausura e tante persone benemerite” A livello contenutistico il Museo si arricchisce quindi di una sezione legata a Bartali Giusto tra le Nazioni e con la sua cappellina espressione della sua grande fede.  Il ciclista toscano divenne Terziario Carmelitano nel 1937 e volle questa cappellina in memoria del fratello Giulio morto prematuramente in un incidente in corsa nel 1936 Fu consacrata nel 1937 dal cardinale e vescovo di Firenze personaggio fondamentale nella salvezza degli ebrei tra Firenze e Assisi All’interno sono conservati alcuni oggetti altamente legati alla città serafica a testimonianza del legame che il ciclista aveva con il vescovo Nicolini già prima delle sue missioni per trasportare i documenti falsi stampati dalla tipografia Brizi da Assisi a Firenze.     Il discorso toccante e forte di Papa Francesco al Serafico di Assisi dove si chiede alle istituzioni di fare di più e di non tagliare le spese di sostegno ai servizi sociali "A volte invece le famiglie si trovano sole nel farsi carico di loro" Il discorso di Papa Francesco al Serafico di Assisi agli operatori Una lezione sul dolore e sulla gioia e sulla capacità di ascoltare e curare chi soffre Il Papa ha letto la lettera di un ragazzo disabile di 16 anni Ma forte il richiamo anche alle istituzioni: "Mettere al centro dell’attenzione sociale e politica le persone più svantaggiate" Il pontefice è atterrato alle 7,30 tra gli applausi e una folla emozionata Francesco ha voluto subito abbracciare i bambini e i ragazzi disabili dell'Istituto Serafico e lanciare un primo monito: non essere indifferenti a chi soffre E' sceso dall'elicottero con in mano la sua borsa nera il Papa giunto ad Assisi - alle 7,30 del 4 ottobre - per il pellegrinaggio in occasione di San Francesco E' stato accolto da applausi e grida "Viva il Papa" da parte dei fedeli in attesa Il Pontefice ha risposto sorridendo e salutando con un gesto della mano Ad accoglierlo anche il Presidente del Senato Pietro Grasso.  Il Pontefice ha quindi percorso a piedi i pochi metri che lo separavano dalla chiesa della struttura dove sta incontrando i ragazzi Sui muri esterni due grandi striscioni con scritto "Papa Francesco semplice tra i semplici" e "Tocca il Dio vivo, vivi in adorazione" Il Papa ha voluto subito incontrare i ragazzi e i bambini disabili e ammalati ospiti dell'Istituto Serafico baciandoli e dicendo loro parole di conforto Ha voluto anche confortare le famiglie dei malati e gli operatori che tutti i giorni portano avanti un'opera fondamentale per la tutela di queste persone più deboli "Dobbiamo curare questi nostri ragazzi che rappresentano le piaghe di Gesù che ha voluto portarle sul proprio corpo anche dopo la resurrezione in Cielo".  "Gesu' - ha spiegato - è nascosto in queste piaghe che hanno bisogno di essere ascoltate non tanto sui giornali tre giorni e poi viene un altro fatto" le piaghe di Gesù nei giovani disabili "devono essere ascoltate da quelli che si dicono cristiani: un cristiano adora Gesu' lo cerca,riconosce le piaghe di Gesù e oggi tutti noi qui abbiamo la necessità di dire: queste piaghe devono essere ascoltate" In un fuori-programma Papa Francesco ha voluto salutare alcune famiglie di persone disabili che erano fuori dall'Istituto "Buongiorno a tutti - ha detto - mi raccomando pregate anche per me Ma in positivo e non in negativo mi raccomando" Il Pontefice ha chiesto ufficialmente agli organizzatori che prima di ripartire vuole tornare di nuovo al Serafico per stare un po' con i ragazzi disabili Papa Francesco ha percorso sulla "papamobile" aperta le vie di Assisi Il Pontefice ha lasciato l'Istituto Serafico per recarsi nel santuario di San Damiano Nella città ha smesso di piovere: le vie sono affollate di persone che attendono il passaggio del Papa per poi applaudirlo e acclamarlo a gran voce Il pontefice è arrivato nella Sala della Spoliazione di San Francesco dove ha incontrato i poveri assistiti dalla Caritas i migranti e i tanti lavoratori umbri che hanno perso il lavoro Il Papa si è soffermato a salutare e stringere le mani degli assistiti scambiando con loro parole di solidarietà e incoraggiamento "Non si può servire due padroni: Dio e il Denaro Tanti di voi siete stati spogliati da questo mondo selvaggio Oggi è un giorno di pianto per quello che è successo a Lampedusa" "La Chiesa deve spogliarsi oggi di un pericolo gravissimo che minaccia ogni persona che ne fa parte cioè tutti: il pericolo della mondanita'" Papa Francesco si e' rivolto con queste parole ai poveri radunati nella Sala della Spogliazione del vescovado di Assisi "Un cristiano - ha scandito - non puo' convivere con lo spirito del mondo che porta la vanità  "Questo spirito - ha spiegato Francesco - è un idolo e l'idolatria e' il peccato piu' forte. Non possiamo fare un cristianesimo piu' umano senza spoliazione: così diventeremmo cristiani di pasticceria delle cose dolci bellissime ma non cristiani davvero".  Grande emozione per Papa Francesco una volta raggiunta la  basilica di San Francesco ad Assisi dove si è inginocchiato in preghiera dinanzi alla tomba del santo Dopo la meditazione ha posto un mazzo di fiori sull'altare.​ OMELIA - Papa Francesco durante la messa la lanciato due appelli importanti. Il primo rivolto agli italiani: "Basta divisioni lavorate per il bene comune". il secondo invece al mondo: "Stop alle Guerre". In particolari riferimenti al potenziale intervento in Siria.  Il Discorso della Presidente Marini: "Con grande gioia che la accogliamo nella nostra terra e so di interpretare i sentimenti di tutti gli umbri nel rivolgerLe un affettuoso saluto di benvenuto in questa giornata particolare che rappresenta un appuntamento storico per la regione in cui Francesco  è nato e dove si è svolta tanta parte della sua straordinaria avventura umana" LA FOLLA - Sono circa cinquantamila le persone che assistono alla messa del Papa in Piazza San Francesco Lo ha riferito il vice direttore della sala stampa vaticana in base a dati forniti dalle autorità IL PRANZO CON I POVERI - "Auguri!": Papa Francesco appena arrivato alla mensa della Caritas per il pranzo con 55 ospiti della struttura ha salutato così un bambino che pranzerà con lui e che porta il nome del santo di Assisi e dello stesso pontefice Lo stesso Papa è stato abbracciato sulla porta da un altro bambino che ha preso per mano il Papa accompagnandolo al posto della tavola dove pranzerà Sulle case intorno molti striscioni che inneggiano al pontefice: uno lo invita a "non mollare" INCONTRO ISTITUZIONALE - Due brevi incontri tra Papa Francesco e il presidente del Consiglio Enrico Letta Il premier ha infatti salutato il pontefice al suo arrivo in Piazza S.Francesco per le celebrazioni in occasione del patrono d'Italia Letta ha poi nuovamente salutato il Papa nella Basilica Inferiore al termine della messa celebrata sul sagrato antistante LA NUOVA LINEA PER IL CLERO - Papa Bergoglio nella cattedrale di San Rufino si è rivolto la clero chiedendo meno prediche noiose e più condivisione con il popolo. "Andate nelle periferie che non sono solo luogo geografico ma anche persone con le loro solitudine". IN PREGHIERA PER CHIARA Nella cripta della basilica di Santa Chiara papa Francesco si è inginocchiato in preghiera e in venerazione dinanzi al corpo della santa SANTA MARIA DEGLI ANGELI - Alle 17,30 Papa Francesco entra nella piazza dei giovani tra i boati degli oltre 60 mila presenti di cui 16mila giovani dell'Umbria che dalle 6 stanno aspettando l'arrivo del Santo Padre Moltissimi i bambini che il Papa ha voluto baciare e benedire Una folla incredibile con tanto di tamburini di Norcia e Valfabbrica Grande attenzione ai malati portati in piazza dall'Unitalsi AI GIOVANI -  "La società in cui voi siete nati privilegia i diritti individuali piuttosto che la famiglia le relazioni che durano finchè non sorgono difficoltà e per questo a volte parla di rapporto di coppia di famiglia e di matrimonio in modo superficiale ed equivoco Basterebbe guardare certi programmi televisivi!" incontrando i giovani dell'Umbria davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli IO VENGO DA VOI - Parlando ai giovani dell'Umbria ad Assisi papa Francesco ha ripetuto una frase detta anche all'arrivo del suo viaggio in Brasile dinanzi alla presidente Dilma Rousseff: "non ho né oro