Perdono il controllo in rotatoria: auto si ribalta più volte, corsa d'urgenza al Bufalini di Cesena ma sono già fuori pericolo.
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2.30, un grave incidente si è verificato a Villa Verucchio, lungo via Marecchiese.
Una Peugeot 208 GTi immatricolata a San Marino, viaggiando in direzione Novafeltria, ha perso il controllo all'altezza della rotatoria nei pressi dell’SCM Group, ribaltandosi più volte. A bordo dell’auto due giovani sammarinesi, entrambi rimasti feriti.
Soccorsi dal personale del 118, sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale “Bufalini” di Cesena, ma sono già fuori pericolo. Cause e dinamica del sinistro sono al vaglio della Polizia stradale, giunta sul posto.
Illustrati obiettivi e funzioni della nuova figura introdotta per fornire un punto di riferimento per il primo livello di bisogno, in fase preventiva e curativa
nuovo servizio attivato da Ausl Romagna anche per il territorio comunale di Verucchio
è stato presentato alla cittadinanza nella serata di martedì 18 febbraio in un incontro pubblico svoltosi nella Sala Magnani della sede comunale gremita di persone
e dell’Assessore con delega ai Servizi Sociali
In apertura dei lavori il Direttore del Distretto di Rimini
ha evidenziato come lo sviluppo in atto sui servizi legati all’assistenza di prossimità costituisca un autentico cambio di paradigma nel modo di lavorare sul territorio
Questo nuovo modello rafforza “il concetto di integrazione e multidisciplinarietà mettendo in campo un significativo lavoro “di contaminazione” dei professionisti
con la possibilità che parta direttamente dalla persona e dai suoi bisogni di salute e non dai servizi”
Dal canto suo la Direttrice delle Cure Primarie Rimini
con l’ausilio di una serie di slide proiettate ha tracciato il quadro dei percorsi in atto a livello territoriale per quanto riguarda la Medicina Generale (attualmente 7 medici che svolgono attività sia a Villa Verucchio che a Verucchio capoluogo) e la Pediatria di Libera Scelta (2 pediatre)
rappresentando tutti “gli sforzi compiuti per garantire anche in queste fondamentali aree dell’Assistenza Primaria la maggior prossimità possibile al cittadino”
Prima di sottolineare l’attività del CAU e della Casa della Comunità di Santarcangelo (vera e propria cittadella dei servizi sanitari in ospedale e sul territorio che funge da punto di riferimento anche per il territorio di Verucchio)
ha evidenziato i servizi sociosanitari (dal punto prelievi agli ambulatori specialistici
dall’ambulatorio ostetrico allo sportello sociale) svolti nelle sedi di Villa Verucchio e Verucchio
importante riferimento per chi risiede in questo Comune
La Direttrice della Direzione Infermieristica e Tecnica dell’ambito di Rimini
si è soffermata su obiettivi e funzioni dell'Infermiere di Famiglia e Comunità
“che nasce per intercettare precocemente e prevenire l’insorgenza di problemi di salute
prendendo in carico la comunità e mettendo in rete i diversi professionisti del settore socio-sanitario”
Le nuove figure sono state appositamente formate per “affiancare all’attività di cura la prevenzione diretta
ad esempio con richiami per l’attività di screening
da attuare in accordo con il medico di medicina generale
e in contatto costante con la comunità per intercettare i bisogni specifici di ogni territorio”
Questa nuova funzione delle cure territoriali prevede un'assegnazione diretta di circa 3mila assistiti a ciascun operatore su base territoriale (micro-zone o cellule)
“allo scopo di fornire un punto di riferimento per il primo livello di bisogno
con interventi di assistenza diretta o mirati allo sviluppo di iniziative comunitarie
Il modello infatti è quello della “medicina d’iniziativa”
psichica e sociale delle famiglie e dell’intera comunità”
La nuova figura professionale attiva inoltre
in collaborazione con il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta
i servizi di natura sociosanitaria e le interfacce con i principali stakeholder presenti sul territorio
verificandone la presa in carico e l’esito
“favorendo inoltre l'aspetto relazionale
intercettando e valutando i bisogni per garantire una pianificazione assistenziale personalizzata”
Sono quindi stati presentati i tre Infermieri di Famiglia e Comunità individuati per prendersi cura dei residenti nel territorio di Verucchio
L'Infermiere di Famiglia e Comunità è un servizio gratuito che può essere attivato da cittadini e professionisti chiamando il numero telefonico 0541/653161 o scrivendo a ifecverucchio@auslromagna.it: il servizio
riceve gli assistiti il lunedì e giovedì dalle ore 9 alle 10 al Poliambulatorio in piazza Borsalino 17 (Villa Verucchio) e il mercoledì dalle 15 alle 16 al Poliambulatorio di via Monte Ugone 5 (Verucchio)
e l’Assessore con delega ai Servizi Sociali
hanno ringraziato l’Azienda Sanitaria per l’opportunità offerta e i cittadini per essere intervenuti così numerosi
ritenendo “questo nuovo servizio fondamentale per la comunità
in particolare per le persone anziane e più fragili
oltre a rappresentare un ulteriore passo avanti nell’integrazione fra la parte sociale e la parte sanitaria dei servizi”
CF/P.IVA: 02483810392PEC: azienda@pec.auslromagna.it
AccediFascisti
Sono già previsti sgravi ed esenzioni per fasce di età, redditi e famiglie numerose ma "cercheremo di reperire fondi per ridurre già nella prima bolletta di luglio per le attività commerciali in difficoltà – prosegue la Pazzini – Gli uffici comunali sono già al lavoro, a partire da un maggior controllo fiscale sulle morosità".
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Analisi sui vestiti di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta per determinare la distanza tra l'egiziano e il maresciallo Masini costretto ad usare la pistola d'ordinanza per fermare l'esagitato
hanno provocato dei lividi sulle gambe di Sitta
cinque sono andati a segno colpendo l'egiziano alla spalla destra e poi tra il torace e la testa
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riguardano i vestiti indossati dal 23enne quella notte
Gli esperti dovranno repertare le tracce di polvere da sparo e valutare la quantità di residui in maniera tale da poter capire la distanza tra Sitta e Masini
Il metodo scientifico usato permetterà di valutare in che sequenza gli spari hanno raggiunto l'egiziano e se questi si stesse muovendo
col coltello dalla lama di 22 centimetri in mano
verso il maresciallo che gli intimava di fermarsi e gettare il pugnale
Mentre la prima parte dell'aggressione, quella in cui Sitta si trova lungo la strada e viene intercettato dalla pattuglia dei carabinieri, sono documentate da un filmato girato da un passante col telefonino
della seconda parte con gli spari mortali ci sarebbero solo le testimonianze dei presenti
L'uomo che ha ripreso la scena con lo smartphone
dopo i primi quattro colpi sparati dal sotto ufficiale a terra per intimidire il 23enne
ha interrotto la registrazione comprensibilmente spaventato dalla situazione
saranno disponibili non prima di 60 giorni
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Ma prima un passo indietro. Una notte di terrore ha segnato il Capodanno di Villa Verucchio, dove Muhammad Sitta, cittadino egiziano 23enne regolare e incensurato, ha scatenato il panico, accoltellando quattro passanti, tra cui due 18enni, prima di essere bloccato e ucciso dal luogotenente dei carabinieri Luciano Masini, che invano l’aveva esortato ad arrendersi.
I beneficiari del crowdfunding, nel dettaglio, sono le persone accoltellate (per cui si era prospettato un contributo di 5mila euro per ciascuno dei ragazzi accoltellati e uno singolo per la coppia di coniugi romani), oltre al luogotenente, al timone della stazione carabinieri locale. Proprio al militare di Verucchio, l’associazione di commercianti “Vivilla”, che ha promosso la raccolta fondi, aveva deciso di destinare la somma eccetto, come già detto, i 15mila euro.
«In pratica, se si registrerà il “non luogo a procedere” - ipotizzano ancora da Vivilla - sarebbe giusto che i soldi tornassero ai donatori». Il concetto di base di Vivilla è che «la cifra è un tutt’uno: per cui o si liberano i soldi per tutti o per nessuno».
Calendario alla mano, intanto, la scorsa settimana si è svolto l’incidente probatorio sulla dinamica balistica. «Adesso non resta che attendere», concludono dall’associazione, anche se è difficile stabilire quando arriverà il verdetto. Nel frattempo la premier Giorgia Meloni ha avanzato la proposta di un encomio per il comandante, rimarcando l’importanza del suo operato in una situazione di estremo pericolo.
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due 18enni e una coppia di turisti romani di 70 e 69 anni
Comandante della stazione dei carabinieri di Verucchio
Nessun provvedimento disciplinare è stato preso nei suoi confronti
Dopo i fatti di Capodanno il militare ha scelto volontariamente di prendersi qualche giorno di riposo
E da alcuni giorni Masini è rientrato alla caserma di Verucchio
in attesa di capire quali sviluppi avrà l’indagine
Ho fatto il mio dovere per difendere l’incolumità altrui”
ha sempre ribadito in queste settimane Masini tramite il suo avvocato
Lo dimostrano le tante donazioni fatte alla colletta per aiutare il comandante a sostenere le spese legali
I primi risultati dell'autopsia sul corpo del 23enne egiziano che ha seminato sangue e paura lungo le strade di Villa Verucchio prima di essere fermato a colpi di pistola da un militare dell'Arma
Come accertato fin dai primi momenti successivi alla serie di accoltellamenti conclusisi con l'intervento della pattuglia dell'Arma, la notte di capodanno il sottufficiale dei carabinieri aveva esploso in totale 12 colpi
i primi 4 erano rivolti verso l'asfalto e sparati con l'intenzione di intimidire il 23enne in preda di un forte stato di agitazione e due
Toccherà adesso al perito balistico tracciare il percorso degli spari per capire la sequenza con la quale sono stati esplosi e analizzare anche gli indumenti del nordafricano per stabilire la distanza tra lui e Masini al momento degli ultimi spari e la conseguente ricostruzione dell’azione
la cui prima parte è ripresa dai filmati acquisiti dagli inquirenti
E proprio sul capitolo dei video gli inquirenti sono riusciti a decifrare cosa urlasse Sitta al momento di scagliarsi con la lama contro il militare dell'Arma
girato da un passante col telefonino e che riprende solo i primi momenti dell'aggressione
è stato accuratamente ripulito per estrapolare le parole dell'egiziano che
secondo quanto emerso, ha pronunciato una professione di fede islamica
sarebbe stato un devoto musulmano e nelle tasche dei pantaloni gli investigatori avevano rinvenuto un corano tascabile e una misbaḥah
nell'appartamento che condivideva con altri ragazzi stranieri era stato repertato un tappeto sempre per pregare
Da quel momento l'egiziano era stato preso in carico da una cooperativa sociale dell'entroterra che
oltre a fornirgli un'abitazione che condivideva con altri stranieri
gli aveva permesso di trovare alcuni lavoretti per percepire un reddito inserendolo in un progetto ministeriale per l’inserimento sociale
Descritto dai vicini come "un ragazzo chiuso e difficile da interpretare" e il cui comportamento era già stato oggetto di segnalazioni da parte degli altri condomini
i coinquilini lo vedevano come un tipo taciturno e con la testa sempre coperta da un cappuccio specificando però che "qui abbiamo le nostre camere e ci salutiamo e basta
Ma non posso dire nulla perché ho paura che mi tolgano il permesso
devo prima parlare con la cooperativa”
invece non sono arrivate dichiarazioni ufficiali. Nel frattempo il luogotentente Masini
che non ha avuto nessun tipo di sanzione da parte dell'Arma
ha deciso di prendersi alcuni giorni di ferie in attesa dell'evoluzione delle indagini
invitiamo a partecipare alla Celebrazione della Festa di Liberazione 2025 che si terrà a Villa Verucchio dalle ore 10. Seguirà la consegna delle Pergamene dell'ANPI alla memoria dei Partigiani.
vengono – anche loro – assaliti e accoltellati
riporta una frattura della quinta vertebra dorso-lombare
“Sono ancora provata – confessa Nadia a margine della consegna dell’assegno da 5mila euro raccolto per le vittime – Mio marito ha sicuramente avuto la peggio
Raccolta fondi di Villa Verucchio, la consegna dei soldi alle vittime di Capodanno: le foto
Ma quando ho iniziato a gridare ha colpito anche me
Tragedia di Capodanno a Villa Verucchio: i fatti e l'encomio al carabiniere proposto da Meloni
La tragedia di Capodanno: i fatti di Villa Verucchio
Chi è l'accoltellatore di Villa Verucchio
Le manifestazioni di solidarietà al carabiniere: "Comandante siamo con lei"
La raccolta fondi a favore del carabiniere
Meloni propone l'encomio per maresciallo Masini
Che ci sia fermento per i locali a Verucchio, lo dimostra anche lo sbarco di McDonald’s. La catena di fastfood sbarcherà sulla Marecchiese tra qualche mese. A luglio dovrebbe partire i lavori di demolizione della casa (vicino al centro commerciale) dove sorgerà poi il ristorante targato McDonald’s.
Quel che è venuto fuori dalle analisi effettuate all’Ospedale Infermi di Rimini
è che il giovane presentava “lividi compatibili con due colpi di rimbalzo alle gambe (trattasi ragionevolmente di due dei primi colpi di avvertimento
Gli spari che hanno colpito il 23enne “sono stati cinque
di cui uno alla spalla destra e gli altri tra il torace e il capo
Tali dati andranno valutati dal medico legale e dall’esperto balistico
L’analisi sugli indumenti della vittima permetterà altresì di stabilire la distanza tra le parti al momento degli ultimi spari e la conseguente ricostruzione dell’azione
la cui prima parte è ripresa dai filmati ad oggi acquisiti”
ha detto che il proprio partito è pronto “modificare la legge per chi difende l’incolumità pubblica”
Diego quella sera è stato il primo ferito da Sitta: l’egiziano l’ha aggredito alle spalle con 8 coltellate, di cui 5 andate a fondo. "Mio figlio porta ancora visibili i segni di quella sera. Ma le ferite peggiori sono quelle che ha dentro. Sta cercando di ritrovare la normalità, ma è difficile. E nessuno ci aiuta. La nostra famiglia e quelle degli altri feriti sono state abbandonate dalle istituzioni", racconta Stefania, la madre del 18enne.
Sono passati due mesi dai tragici fatti di Villa Verucchio: cosa le fa più rabbia?
"Passati i primi giorni e il clamore mediatico sulla vicenda, mio figlio e le altre vittime di questa tragedia sembrano passate in secondo piano. Dalle istituzioni non abbiamo più sentito nessuno dalle istituzioni, e nessuno ci ha dato una mano".
L’associazione di commercianti di Villa Verucchio ha fatto una colletta e ha raccolto, tramite le donazioni, 48mila euro per aiutare Masini con le spese legali e i 4 feriti. Ma dopo la consegna simbolica dei soldi alle vittime (5mila euro ciascuna) tutto è congelato.
"Si attende solo di capire gli sviluppi dell’indagine. La raccolta fondi è nata per aiutare il carabiniere e le persone ferite. È stato un bel gesto, non ho dubbi che tutto si risolverà. Sbaglia chi fa polemiche. Dalle istituzioni invece soltanto il silenzio. Eppure ci sono tanti aspetti che andrebbero chiariti, tante domande che meriterebbero una risposta".
"Faremo gli opportuni passi, se necessario anche legali, per avere risposte. Ma quello che chiediamo, soprattutto, è di non essere lasciati soli. Perché Diego, come gli altri feriti, ha bisogno di essere aiutato".
Quest’ultimo era originario del villaggio di Mesehla, nel distretto di Seneta, nella provincia di Gharbiya. Il padre di Muhammad ha sottolineato che suo figlio era una persona buona, conosciuta nel loro villaggio per aiutare gli altri e aveva un buon rapporto con tutti. Ha aggiunto che la morte in queste circostanze tragiche aumenta il loro dolore. Un vicino e amico della vittima ha dichiarato che Muhammad “era un giovane coraggioso, con un cuore grande e ora se n’è andato lontano”.
La famiglia confida che possa essere fatta pienamente luce sugli ultimi istanti di vita di Sitta e sulle circostanze che hanno portato alla sua morte. Un auspicio, ha precisato l’avvocato Rinaldi, “che mi è stato espresso dai familiari senza alcun intento, ma con la massima fiducia nei confronti degli inquirenti”.
la tragedia di Capodanno (foto Migliorini)
Il test dello stub è uno dei procedimenti scientifici più utilizzati per rilevare tracce di polvere da sparo su mani e vestiti. Quando un’arma da fuoco viene utilizzata, alcune particelle si depositano sui vestiti delle persone coinvolte nello scontro a fuoco e altre si disperdono. Quindi più particelle vengono rilevate e minore è la distanza tra i corpi e la pistola, ma allo stesso tempo, se vengono rintracciate poche particelle non è automatico che vi fosse maggiore distanza.
I dettagli nel Corriere Romagna in edicola o nell’edizione digitale sul sito www.corriereromagna.it
questuante e curatore dell’orto presso il convento di Villa Verucchio
Nato a Meldola il 28 ottobre del 1936 da Sante e Norina Bonetti
il frate (al secolo Sante Sassi) si è spento all’età di 88 anni
presso l’infermeria provinciale di Bologna
inizia il noviziato nell’ordine francescano il 21 dicembre 1951 a Villa Verucchio
emettendo la professione temporanea il 22 dicembre dell’anno successivo nelle mani di fra’ Cornelio Bay
Di seguito trascorre gli anni formativi prima nel convento dell’Osservanza a Bologna (1953-1955) e poi a Cortemaggiore (1955-1958) dedicandosi a vari servizi conventuali e alla sacrestia
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La Procura: "Chi ha fatto dei video nei momenti dell'aggressione li faccia avere ai carabinieri: sono fondamentali per ricostruire in maniera ancor più minuziosa quanto accaduto"
Gli inquirenti dei carabinieri sono al lavoro da 48 ore per tracciare un profilo completo di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il 23enne egiziano che la notte di Capodanno ha accoltellato quattro persone lungo le strade di Villa Verucchio prima di essere fermato dal comandante della stazione dell'Arma Luciano Masini che è stato costretto a sparare
uccidendo il nordafricano che brandiva una lama da 22 centimetri
Nelle tasche dello straniero gli investigatori hanno ritrovato un corano e una misbaha (la collana di grani di preghiera dei musulmani) e
nell'appartamento che occupava con altri rifugiati assistiti da una cooperativa sociale nell'ambito di un progetto ministeriale
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E' proprio approfondendo questo aspetto che i carabinieri vogliono escludere che il 23enne possa appartenere a qualche gruppo estremistico islamico e
per questo è stato chiesto l'intervento di un interprete per capire cosa urlasse l'egiziano prima di essere raggiunto dai proiettili sparati dal maresciallo
quelle emerse dal filmato girato da un passante ,che ha ripreso la scena iniziale della sparatoria
con il video che dovrà essere "ripulito" per rendere più chiaro l'audio
Nel frattempo prosegue l'indagine per capire come Sitta sia giunto in Italia
Di lui si sa che è "comparso" nel 2022 a Rimini presentandosi in Questura per regolarizzare la sua posizione di clandestino chiedendo lo status di protezione internazionale che gli era stato poi concesso
non è stato accertato con che modalità è entrato nel nostro Paese e non risulterebbero tracce di lui al di fuori della provincia di Rimini
Gli inquirenti hanno allertato le autorità egiziane per avere maggiori informazioni sul 23enne e
Si sta lavorando anche per accertare le condizioni psicologiche di Sitta
è stato ritrovato dai carabinieri un farmaco antipsicotico ma non ci sarebbero tracce di una sua presa in carico da parte del servizio sanitario e si vuole capire chi gli possa aver prescritto la medicina
non riprende le ultime fasi in cui sono stati esplosi i colpi mortali
chiedono a chiunque abbia girato un video di farlo prevenire ai carabinieri per poter ricostruire in maniera ancor più minuziosa quanto accaduto
I cittadini hanno voluto testimoniare la loro vicinanza al comandante della Stazione carabinieri che ha sparato contro l'egiziano che aveva accoltellato quattro persone la notte di capodanno
"Comandante siamo con lei" recita lo striscione srotolato durante il sit in mentre l'opinione comune di tutti i presenti era quella che il carabinieri avesse fatto appieno il suo dovere
"C'erano già quattro feriti in gravi condizioni - raccontano - se non fosse intervenuto si sarebbero rischiati altri accoltellamenti"
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Non mancano le polemiche in seguito all'iscrizione di Masini nel registro degli indagati che vanno ad aggiungersi alla bufera politica che si è scatenata in seguito alla vicenda
"Il comandante non ha commesso nessun reato
anzi se non fosse stato per lui il bilancio di quella notte sarebbe potuto essere ancora più grave"
"Ha rischiato lui in prima persona quando si è trovato davanti quel ragazzo che brandiva il coltello e questo è il ringraziamento che ha avuto"
I verucchiesi sono poi pronti a dimostrare in maniera tangibile il loro riconoscimento nei confronti di Masini tanto che l'associazione di commercianti "Vieni a Villa Verucchio" ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese legali del sottoufficiale. Una colletta sulla piattaforma di gofund.me
alla quale è stato affiancato anche la possibilità di effettuare le donazioni su un conto corrente
per dimostrare la gratitudine all'operato del comandante della Stazione
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A fianco del carabiniere indagato: “Va premiato per le vite salvate”
Una comunità intera, quella di Verucchio, schierata al fianco del luogotenente dei carabinieri Luciano Masini
“Ho fatto il mio dovere. Tutelando la mia comunità e il luogo dove vivo”. Con queste parole, il comandante Masini ha spiegato la propria posizione al suo avvocato, Tommaso Borghesi, dicendosi anche “tranquillo” nell’attendere che le indagini sull’accaduto facciano il loro corso.
"D’altronde la condotta dell’egiziano è stata già configurata dalla Procura entro il reato di tentato omicidio plurimo – chiarisce Borghesi –. Dell’accaduto inoltre ci sono video e filmati, oltre a numerosi testimoni. Tutto materiale che siamo certi favorirà le indagini nel cristallizzare la dinamica”.
Lo straniero abitava proprio a Villa Verucchio, in un appartamento di una cooperativa sociale. “Era un ragazzo un po’ strano, schivo, molto taciturno... girava sempre con il cappuccio della felpa calato sul viso, lo sguardo basso – ricordano i vicini –. E poi, un paio di volte, ha avuto dei comportamenti anomali nei confronti di una signora che abita qui, nel palazzo”.
il comandante della stazione dei carabinieri che quella sera ha sfidato la morte per salvare i suoi concittadini sparando contro l’accoltellatore
Villa Verucchio rialza la testa dopo la notte del terrore
dopo il Capodanno di sangue che ha fatto sprofondare il paese intero in un incubo ad occhi aperti
la mamma di Diego (uno dei due 18enni accoltellati dal 23enne egiziano)
“da mio figlio ho imparato una lezione importante
ovvero che il dolore si combatte con i piccoli gesti
Per questo non dobbiamo soccombere alla paura”
(nel video Migliorini/Adriapress il racconto visivo di quanto accaduto)
Ha raggiunto la cifra di 35.438 euro, a fronte di 1454 contributi, l’ondata di solidarietà lanciata dall’associazione di commercianti Vivilla che ha travolto Masini. «Le adesioni si moltiplicano a dismisura oltre ogni previsione – ha scritto ViVilla sui social –. Parte dei fondi raccolti sarà devoluta anche alle vittime dell’aggressione, nel rispetto della trasparenza e in accordo con l’Arma dei carabinieri».
«Il mio assistito – sottolinea il legale di Masini, Tommaso Borghesi - è profondamente commosso per le attestazioni di stima e il sostegno ricevuti e ringrazia chi ha manifestato la propria solidarietà nei suoi confronti».
Intanto da Novafeltria parte una seconda colletta «in segno di solidarietà e vicinanza – come spiega Fabio Pandolfi, assessore ai Lavori pubblici di Novafeltria, uno dei promotori insieme all’assessore Monia Amadei (tutti e due di Fratelli d’Italia-Valmarecchia libera) - per la copertura delle spese legali che il comandante dovrà sostenere in modo autonomo». Chi intendesse partecipare può contattare per via telefonica o whatsapp il 377.3670118 o il 334.9940836.
Si attendono gli esiti della perizia balistica e dell’autopsia, per stabilire con esattezza la dinamica degli spari e l’ordine in cui sono stati esplosi i colpi.
Muhammad Sitta si trovava a distanza ravvicinata quando il maresciallo Luciano Masini ha aperto il fuoco. La conferma arriva dalla prova dello stub, effettuata dal RIS di Parma, che ha rilevato residui di polvere da sparo sugli indumenti del 23enne egiziano ucciso nella notte di Capodanno. Secondo i risultati dell’analisi, Sitta era all’interno della cosiddetta “nuvola dello sparo”, ossia a una distanza compresa tra i 30 centimetri e i 3 metri al momento in cui Masini ha esploso i colpi.
Il comandante della Stazione dei Carabinieri di Villa Verucchio, intervenuto per fermare l’accoltellatore che aveva già ferito quattro persone, aveva più volte intimato a Sitta di fermarsi. Il giovane, però, avrebbe continuato ad avanzare verso il militare brandendo il coltello, costringendo Masini a fare fuoco.
In totale sono stati esplosi 12 colpi con la pistola d’ordinanza Beretta: due hanno colpito il suolo prima di rimbalzare e ferire lievemente l’egiziano alle gambe, mentre altri cinque lo hanno raggiunto alla spalla destra, al torace e al capo, risultando fatali. L’inchiesta, che vede Masini indagato per eccesso colposo di legittima difesa – un atto dovuto secondo la Procura – è ancora in corso.
Lo stop di Volta Pagina arriva a cinque anni dalla chiusura (avvenuta nel 2019) dall’edicola che si trovava nel capoluogo, a Verucchio, sotto i portici del palazzo comunale. A parte un breve periodo in cui nel 2020 il locale Tipicità Italiane ha provveduto al rifornimento di quotidiani e riviste, Verucchio non ha più edicola. E il bando per la nuova assegnazione dei locali sotto i portici, di proprietà comunale, è andato deserto.
2 gennaio 2025 – Il ritorno del ’veglione’ in piazza
dopo tanti anni in cui non si era fatto nulla
Identificato l'accoltellatore ucciso dal maresciallo dei carabinieri: in Italia con lo status di protezione internazionale
lavorava in una cooperativa sociale che gli aveva trovato casa a Villa Verucchio
L'autore degli accoltellamenti è stato identificato solo nella tarda mattinata del primo gennaio e
si tratta di un nordafricano arrivato in Italia nel 2022 in maniera irregolare per poi chiedere e ottenere lo status di protezione internazionale
Accolto da una cooperativa sociale di Villa Verucchio nell'ambito di un progetto ministeriale
la struttura gli aveva trovato un'abitazione nel paese della Valmarecchia
oltre a un lavoro che gli forniva un piccolo reddito
una ragazza e una coppia di anziani turisti provenienti da Roma è stato affrontato dal comandante della Stazione carabinieri intervenuto in seguito agli accoltellamenti
Al momento il comandante della stazione di Villa Verucchio
è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di eccesso colposo di legittima difesa
si tratta di un atto dovuto per poter ricostruire con esattezza la dinamica di quanto accaduto e permettere al sottufficiale di nominare un suo avvocato e un suo consulente in vista dell'autopsia disposta dalla magistratura sul corpo dell'egiziano e che dovrebbe essere effettuata tra mercoledì e giovedì
avrebbe comunque rispettato la procedura in questi casi
Allo stesso tempo il luogotenente non aveva in dotazione il taser che non viene fornito ai militari in servizio alle stazioni
Nella notte tra il 31 dicembre e il primo di gennaio sono proseguite le indagini serrate degli inquirenti dell'Arma dalle quali è emerso che il 23enne egiziano
aveva in tasca un corano e un rosario arabo
la perquisizione dell'appartamento che condivide con altri stranieri ha fatto trovare anche un tappeto da preghiera
sono in corso ulteriori accertamenti per capire se ci siano legami col terrorismo internazionale
Allo stesso tempo si indaga su un medicinale trovato nelle disponibilità dello straniero e che
si tratterebbe di un farmaco antipsicotico
anche se al momento non risulta che il 23enne fosse in cura da uno specialista
Non è stato ancora possibile accertare
se l'egiziano sia lo stesso straniero che nei giorni scorsi aveva dato in escandescenza armato di coltello nei pressi di un locale sempre a Villa Verucchio
Nel frattempo è emerso che tutti e cinque i feriti
quattro ricoverati al Bufalini di Cesena e uno all'Infermi di Rimini
I più gravi si trovano nel nosocomio cesenate e si tratta di due ragazzi 18enni di Villa Verucchio
uno aggredito alle spalle con 5 fendenti così come il secondo
e di una coppia di turisti romani di 69 e 70 anni in vacanza nella Valmarecchia
Tutti sono stati operati per le lesioni riportate
i medici che hanno emesso prognosi tra i 20 e i 30 giorni
risulta essere una ragazza trasportata all'Infermi di Rimini per delle ferite da taglio
ll 23enne di origine egiziana, Muhammad Sitta, che la notte di Capodanno ha accoltellato 4 persone prima di essere ucciso da un Carabiniere intervenuto nel tentativo di fermarlo
è stato girato alle 22:30 del 31 dicembre a Villa Verucchio
Si vede gente che scappa e il giovane mentre cammina per strada armato di un grande coltello e in uno stato di forte agitazione
Il filmato è stato girato poco prima dell'arrivo della pattuglia dell'Arma e dello scontro tra il giovane e i militari che più volte gli avevano intimato di fermarsi e gettare l'arma
Il carabiniere che ha esploso il colpo è indagato per eccesso colposo di legittima difesa
E oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è aspressa così nella conferenza stampa di fine anno a proposito del caso: “C’è un signore che accoltella quattro innocenti e poi si avventa su un carabiniere
La prontezza del maresciallo Luciano Masini fa sì che salva la vita sua e dei colleghi ed evita altri accoltellamenti
Ho chiesto all’Arma di sostenere le spese legali per la difesa di Marini e intendo chiedere al generale Luongo di conferirgli un riconoscimento per il suo valore lui ha fatto il suo lavoro”
Ha già superato quota 42.000 euro la raccolta fondi sulla piattaforma online GoFundMe a sostegno del comandante della stazione dei Carabinieri di Villa Verucchio - il maresciallo Luciano Masini - che
ha ucciso un cittadino egiziano 23enne il quale
si era avventato contro i militari intervenuti sul posto
La sottoscrizione è stata lanciata lo scorso 2 gennaio dall'associazione di promozione sociale verucchiese ViVilla Aps con lo scopo mettere a disposizione dell'ufficiale dell'Arma fondi per la tutela legale del maresciallo
la sera dell'ultimo dell'anno il carabiniere è indagato con l'accusa di eccesso colposo di legittima difesa
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La tragedia di Capodanno: i fatti e l’encomio al carabiniere proposto da Meloni / SCHEDE
Una semplice preghiera insomma, come quella compiuta ieri pomeriggio davanti all’obitorio dell’ospedale Infermi di Rimini, dove una cinquantina di egiziani si sono trasferiti per salutare un’ultima volta il connazionale. Proprio ieri pomeriggio infatti la salma del 23enne egiziano è stata trasferita all’aeroporto Malpensa di Milano. Da lì poi questa mattina il corpo verrà trasferito al Cairo, in Egitto. E poi da lì al paese natìo di Sitta, dove verrà seppellito come da volontà della famiglia.
Morrone (Lega): "Stiamo assistendo a troppe violenze e reati commessi da stranieri regolari e irregolari sul territorio
perfino in località di piccole dimensioni considerate fino ad oggi tranquille"
Ha suscitato un profondo scalpore l'accoltellamento di cinque persone, avvenuto la sera di capodanno a Villa Verucchio
intervenuto per bloccare l'autore dei fendenti
ha dovuto sparare con l'arma di ordinanza uccidendo un 23enne egiziano arrivato in Italia nel 2022 chiedendo lo status di protezione internazionale
Sulla vicenda sono intervenuti i politici locali
che hanno commentato il grave fatto di cronaca esprimendo la loro vicinanza alle vittime e
la gratitudine nei confronti del militare dell'Arma che col suo operato ha scongiurato un ulteriore spargimento di sangue innocente. Matteo Salvini
vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti oltre che leader della Lega
ha commentato la notizia con un post sulla sua pagine Facebook dove ha ribadito "Onore al carabiniere"
"Il drammatico episodio di violenza che ha sconvolto Villa Verucchio durante la notte di Capodanno - ha dichiarato l’Onorevole di Forza Italia Rosaria Tassinari - è un evento che lascia sgomenti e profondamente addolorati
Il mio primo pensiero va alle vittime di questa follia
che stanno affrontando momenti di grande sofferenza
A loro esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà
Desidero anche esprimere la mia più sentita gratitudine ai carabinieri intervenuti
che con prontezza e coraggio hanno evitato conseguenze ancora più gravi
è stata necessaria per fermare una situazione che avrebbe potuto degenerare ulteriormente
Questa vicenda sottolinea ancora una volta l'importanza di garantire sicurezza nelle nostre comunità e di rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto alla violenza
Ribadisco l'impegno delle istituzioni a lavorare per la sicurezza di ogni cittadino
assicurando che episodi come questo non si ripetano più
Un ringraziamento va anche ai sanitari del 118 e a tutti coloro che
hanno prestato aiuto alle vittime in questi momenti difficili"
“Prima l’orrore poi la preoccupazione - ha aggiunto il deputato Jacopo Morrone
non è ancora dato di sapere se regolarmente in Italia oppure no
nella serata dell’ultimo dell’anno a Verucchio ha accoltellato cinque persone
per poi scagliarsi contro i carabinieri sopraggiunti
Dopo vari tentativi di bloccarlo andati a vuoto
uno dei carabinieri anch’esso aggredito non ha potuto fare altro che sparare all’aggressore uccidendolo
Un episodio grave che segnerà la comunità locale
e che non può che sollevare preoccupazioni per il futuro
Stiamo assistendo a troppe violenze e reati commessi da stranieri regolari e irregolari sul territorio
perfino in località di piccole dimensioni considerate fino ad oggi tranquille
Atti violenti anche gravissimi come quello accaduto a Verucchio che non possono più trovare giustificazionismi da ricondurre a una semplice e facile attribuzione a turbe mentali o dipendenze o a una sorta di permissivismo che dispensa i residenti di origine straniera dall’osservanza delle stesse leggi a cui devono fare riferimento gli italiani
E non possiamo neppure sottovalutare eventuali ipotesi di episodi collegati al terrorismo o comunque a ‘lupi solitari’ radicalizzati o influenzati attraverso la rete dei social
Minimizzare o nascondere queste evidenze non è né utile
Nell’attesa di ulteriori approfondimenti
colgo l’occasione per inviare la massima vicinanza e la totale solidarietà alle Forze dell’Ordine e in questo caso ai Carabinieri nello svolgimento di compiti di enorme responsabilità e grande pericolo per la difesa e la tutela della nostra sicurezza”
Il racconto di un testimone: "Almeno 12 gli spari, continuava ad avanzare brandendo il coltello"
"La vicenda accaduta a Villa Verucchio - ha aggiunto la parlamentare di Fratelli d'Italia Beatriz Colombo - è un episodio di estrema gravità
che ha colpito profondamente non solo la comunità locale
ma anche chiunque abbia appreso di quanto accaduto
è doveroso esprimere gratitudine e riconoscimento al Carabiniere che
con il suo intervento tempestivo e risoluto
ha evitato che una situazione già drammatica degenerasse ulteriormente
Il suo coraggio e la sua prontezza sono stati determinanti nel proteggere i cittadini e nel contenere un'escalation di violenza che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più tragiche
Questo Carabiniere merita non solo la nostra gratitudine
ma anche un riconoscimento ufficiale per aver agito con determinazione in una situazione così critica
un cittadino nordafricano di origine egiziana
è comprensibile che l'episodio sollevi timori e interrogativi
L'aver accoltellato quattro persone per strada
è un gesto di una violenza incomprensibile che getta ombre sulla tranquillità di un paese come Villa Verucchio
mantenere la calma e lasciare che la giustizia faccia il suo corso
L'indagine condotta dal procuratore sarà decisiva per chiarire il profilo dell'uomo e le motivazioni dietro questo folle atto
La speranza condivisa è che non si tratti di un atto terroristico
ma di un gesto isolato dettato da altre dinamiche
È necessario confidare nelle istituzioni e nel lavoro degli inquirenti per ricostruire i dettagli dell'accaduto e garantire che episodi del genere non si ripetano"
La sindaca: "Una comunità sconvolta, ringraziamo i carabinieri per il loro intervento"
Il McDonald’s sbarca a Villa Verucchio. E ingrana la quarta: oltre al ristorante, entrerà in scena anche il McDrive. Le operazioni per l’arrivo della multinazionale del fast food in Valmarecchia sono in stato già avanzato. I progettisti hanno appuntamento in Comune la prossima settimana ma all’appello manca solo il permesso di costruzione, il resto delle carte è già pronto.
La ricostruzione dei fatti è al vaglio della magistratura, ma secondo alcuni testimoni pare che l’egiziano prima di colpire il 18enne al distributore e poi l’amico mentre scappavano, abbia aggredito, senza ferirlo un uomo ad un bancomat.
i Carabinieri della Compagnia di Novafeltria
hanno arrestato un 25enne cittadino tunisino per furto aggravato in un istituto scolastico di Villa Verucchio
I militari sono stati allertati a seguito di una segnalazione
i Carabinieri hanno passato al setaccio l’istituto scolastico
sorprendendo un uomo nei locali cucina che
I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire le fasi di quanto acceduto: il giovane si era introdotto nell’istituto forzando il portone d’ingresso
dirigendosi poi verso il locale cucina all’interno del quale è stato sorpreso dagli inservienti
Sono in corso approfondimenti finalizzati a verificare l’eventuale responsabilità del fermato in analoghi episodi andati in scena nella provincia di Rimini
più istituti scolastici sono stati presi di mira da malviventi i quali
hanno provocato ingenti danni a fronte di bottini da poche decine di euro
l’argomento era stato recentemente oggetto di apposito incontro in Prefettura
finalizzato ad innalzare il livello di attenzione sella questione da parte delle forze dell’ordine della provincia
è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Novafeltria
in attesa del giudizio direttissimo celebrato questa mattina a conclusione del quale
è stato condannato alla pena di 2 mesi di reclusione
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Indagini in corso da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Rimini coordinati dalla Procura
Ore di terrore a Villa Verucchio dove, nella notte, un giovane 23enne, di origini egiziane, ha ripetutamente aggredito e ferito diverse persone armato di coltello, prima di essere fermato e ucciso dai carabinieri
Tutto ha avuto inizio prima della mezzanotte
Il primo ad essere accoltellato un ragazzo di 18 anni che si trovava in piazza per acquistare del tabacco
con l'intervento dei militari e le ricerche
Dopo meno di un'ora il giovane – che era entrato irregolarmente in Italia circa due anni fa per poi ottenere protezione internazionale – aveva già ferito altre tre persone
A quel punto due carabinieri di Villa Verucchio lo hanno affrontato
Ma nulla da fare: il giovane ha continuato ad avvicinarsi
scagliandosi contro il Comandante della Stazione
Dopo averlo nuovamente allertato e aver esploso alcuni proiettili di avvertimento
I quattro feriti sono al Bufalini di Cesena
Indagini in corso da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Rimini coordinati dalla Procura della Repubblica
con l'ipotesi di reato di eccesso di difesa
Elisabetta Melotti. Il 23enne egiziano
aveva con sé un Corano. In casa trovati dei farmaci
Nel servizio l'intervista al tenente colonnello Claudio Scarponi, comandante Reparto Operativo Rimini
Dopo l’aggressione, l’accoltellatore si è inizialmente dileguato, mentre i Carabinieri si sono subito attivati per ricostruire quanto accaduto, ma dopo un’ora il 20enne nordafricano si è ripresentato nello stesso luogo, brandendo un coltello da cucina, aggredendo e ferendo in modo lieve altre tre persone.
Totalmente fuori controllo, il 20enne è stato affrontato dal comandante della sezione dei Carabinieri, che gli ha intimato più volte di buttare il coltello, ma il giovane si è scagliato urlando frasi incomprensibili sul militare, che per difendersi non ha potuto fare altro che sparare, uccidendolo sul colpo. La strada è stata chiusa per i rilievi della Scientifica.
dove era stato anche il pomeriggio del 31 dicembre
poche ore prima dell’aggressione ai danni di alcuni passanti a Villa Verucchio culminata con la sua morte
come ricordano alcuni frequentatori del luogo di culto
Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta era stato notato in Corso Giovanni XXIII
Difficile d’altronde che passasse inosservato
un evidente tremore delle gambe e in mano la misbaha
Un filmato di qualche secondo inviato ad un altro conoscente a cui l’autore del video avrebbe manifestato preoccupazione per le sue condizioni
E tra le possibili motivazioni del suo gesto
la convinzione che un gesto eclatante gli avrebbe consentito di essere rimpatriato
ma ultimamente la sua presenza era diventata più assidua
veniva più spesso» spiegano i fedeli di religione islamica che si ritrovano abitualmente alla moschea durante gli orari di apertura per le preghiere
Qualcuno aveva avuto modo di scambiare con lui giusto qualche parola
Gli unici con i quali era in contatto erano gli altri ragazzi della struttura di accoglienza dove viveva e un paio di connazionali
uno dei quali era arrivato insieme a lui in Italia nel 2022 su un barcone
Muhammad era stato ospite di diversi centri
l’inserimento in un programma di integrazione senza però mai un vero inserimento sociale e il peso del debito accumulato dalla famiglia in Egitto per permettergli di raggiungere l’Europa e inseguire il sogno di una vita diversa
Gli ultimi due anni li avrebbe trascorsi così
isolandosi sempre di più nel proprio disagio
Perché anche secondo quanto raccolto da Aly Harhash
presidente della comunità egiziana che in queste ore sta assistendo i familiari del giovane
il ragazzo soffriva di problemi psicologici
Nessun indottrinamento o radicalizzazione sarebbe dunque all’origine delle aggressioni
come peraltro ribadito dagli inquirenti alla luce delle risultanze delle prime indagini
Stando alle testimonianze raccolte tra parenti e conoscenti del giovane
ma semplicemente un «giovane che avrebbe avuto bisogno di aiuto
Ci sono stati campanelli di allarme che potevano essere colti
Segnali che potessero in qualche modo essere valutati come un potenziale pericolo
Un quesito che molti si sono posti all’indomani della tragedia di Capodanno
Gli accertamenti in corso da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Rimini cercheranno di appurare se quello stato confusionale palesato nel video girato il 31 dicembre possa in qualche modo essere riconducibile all’assunzione di farmaci o medicinali come quelli ritrovati nella struttura dove viveva il giovane
Quello della sua personalità d’altronde è uno degli aspetti che gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nel tentativo di fare luce su cosa abbia spinto il 23enne ad aggredire con un coltello degli sconosciuti a poche ore dallo scoccare del nuovo anno
negli ultimi tempi Muhammad aveva avuto un crollo emotivo
documenti (tra cui il passaporto) e un monopattino che usava per spostarsi
proprio alla luce di alcune manifestazioni di disturbi mentali emerse negli ultimi mesi sarebbe stato accompagnato all’ospedale
altro aspetto su cui gli investigatori stanno cercando riscontri
Dopo le prime risultanze dell’autopsia sul corpo del giovane (cinque i colpi esplosi dal carabiniere che cercava di fermarlo
attualmente indagato per eccesso colposo di legittima difesa)
alle risultanze degli accertamenti balistici e all’analisi dei video della sparatoria
«Siamo convinti che il militare abbia fatto il suo dovere
Abbiamo la massima fiducia nella magistratura italiana - ha ribadito Harhash -
non ci fosse modo di fermare il ragazzo senza colpire organi vitali»
Parole che hanno suscitato la reazione di Jacopo Morrone
«Non ci impressiona il racconto dell’arrivo e della permanenza in Italia di Sitta
Dimostra - continua il parlamentare e segretario della Lega Romagna - solo due dati: che per Sitta lo Stato italiano aveva attivato i dovuti percorsi con il contestuale dispendio di risorse pubbliche e l’opportunità di arrivare nel nostro Paese attraverso percorsi migratori regolari per chi abbia la volontà e le capacità per inserirsi nel mondo del lavoro
non sono né Harhash né gli ipotetici amici di Sitta che possono certificarne lo stato di salute mentale
Servono i certificati autentici rilasciati dall’ospedale e dai medici specialisti a cui Sitta era stato eventualmente indirizzato e a cui si sarebbe dovuto attenere come qualunque altro paziente»
La premier: “Ho chiesto all’arma di sostenere le spese per la sua difesa”
E’ indagato per la morte di un giovane che la notte di Capodanno aveva accoltellato quattro persone
e che è iscritto nel registro degli indagati per eccesso di legittima difesa
"Dobbiamo porci il problema che le forze dell'ordine temono di aver fatto il proprio lavoro
per mettere fine a un fenomeno che abbiamo visto varie volte"
"Sono molto contento e ho ascoltato con un profondo senso di gratitudine le parole della premier Meloni"
il commento del maresciallo Luciano Masini attraverso l'avvocato difensore
"Vorrei ringraziare le istituzioni per l'attenzione che mi hanno riservato"
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4 gennaio 2025 – "Muhammad non doveva morire
Perché non hanno provato a fermarlo in un altro modo
Gli chiediamo di parlarci di Muhammad e di raccontarci chi era
Per ora voglio soltanto dire che Muhammad non era un terrorista”
AccediCosa serve ai territori
Villa Verucchio (Rimini), 1 gennaio 2025 – Ha accoltellato cinque passanti a Villa Verucchio
poi si è avventato contro i carabinieri brandendo la lama da cucina lunga 22 centimetri
Dopo avere esploso alcuni colpi di pistola di avvertimento
il comandante della stazione dei carabinieri gli ha sparato
di origini egiziane: in tasca aveva il Corano e la corona di preghiera musulmana
In casa gli hanno trovato un tappetino di preghiera e farmaci antipsicotici
Il carabiniere è stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di eccesso di difesa
“Un atto dovuto - ha detto la procuratrice capo
Elisabetta Melotti - che darà anche la possibilità al comandante di nominare un difensore e un perito per seguire l'autopsia”
Sul corpo del 23enne è stata infatti disposto l'esame autoptico affidato alla dottoressa Donatella Fedeli
Sul grave episodio è intervenuto anche il vicepremier e ministro dei Trasporti
che sul suo profilo Facebook ha scritto: “Onore al carabiniere”
Tentato omicidio a Bologna: terrore in Montagnola
Villa Verucchio è una frazione di Verucchio
L’aggressore si è avvicinato senza motivo apparente a un ragazzo di 18 anni che stava prelevando le sigarette da un distributore automatico della tabaccheria Sapigni e l’ha colpito alla schiena: cinque colpi in totale
Poi ha ferito un altro ragazzo e anche una coppia che stava camminando in zona
C’è chi racconta di avergli sentito pronunciare frase sconclusionate in arabo
Lo choc dei testimoni: “Ci inseguiva e colpiva a caso”
I passanti danno l’allarme, i carabinieri si precipitano. L’uomo non è molto lontano: ha ancora in mano il coltellaccio. Alla vista dei carabinieri si avvicina minaccioso. Gli viene intimato di fermarsi, di mantenere le distanze di sicurezza, ma lui avanza ancora. Il comandante della stazione di Verucchio, Luciano Masini, esplode quattro colpi a terra a mo’ di avvertimento. Ma l’uomo continua ad avanzare impugnando il coltello.
Così Masini spara altri otto colpi e lo uccide. Nessun proiettile lo raggiunge al capo, tutti al torace. Ora è indagato per abuso colposo di difesa: una misura presa prima di tutto per la tutela del militare: per esempio potrà nominare un proprio perito che assisterà all’autopsia dell’uomo ucciso.
Il primo a venire aggredito è il ragazzo di 18 anni alla macchinetta delle sigarette. Poi è la volta di un altro 18enne, amico del primo ragazzo aggredito, ricoverato a Cesena. Il nordafricano gli ha perforato un polmone con una coltellata, è stato operato e ora si trova in terapia subintensiva, è grave ma non in pericolo di vita.
Tra le cinque persone rimaste ferite c’è anche una coppia di anziani di Roma, entrambi ricoverati all’ospedale di Cesena. La donna è stata lesionata alle vertebre, il marito, accoltellato all’addome, è stato operato.
La quinta vittima è una ragazza, l’unica portata all’ospedale di Rimini con due ferite: una al torace e una al volto, entrambi superficiali.
Sono state sequestrate le immagini delle telecamere che hanno ripreso i lunghi minuti di violenza che hanno sconvolto la piccola frazione riminese. Sentiti i testimoni e i racconti dei feriti, si attenderanno gli esiti dell’autopsia. Al momento – spiega il procuratore capo di Rimini Elisabetta Melotti – non viene esclusa nessuna pista, neanche quella terroristica.
"Onore al Carabiniere”. È il post apparso sul profilo Facebook del vicepresidente del Consiglio e ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, che ha commentato quanto accaduto nella notte a Villa Verucchio. Esprimendo la sua solidarietà al comandante della stazione locale dei carabinieri che ha freddato il ventenne egiziano, dopo avere esploso alcuni colpi di pistola in aria.
"Se c'è un sentimento che dovrebbe prevalere in questo momento, quello è la gratitudine nei confronti di un servitore dello Stato che ha evitato una strage. Non siamo davanti ad abusi e violenze, ma davanti a un Carabiniere che ha fatto il suo dovere”, a rimarcare il pensiero di Salvini è il segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri-Nsc, Massimiliano Zetti.
Capodanno di terrore a Villa Verrucchio, dove l'uomo ha aggredito chiunque gli capitasse a tiro per poi colpire anche gli uomini dell'Arma: il video
In evidenza
Lara Gobbi ha visitato i feriti ricoverati al Bufalini di Cesena: "Poteva essere una tragedia
i genitori dei ragazzi sono distrutti per quello che è successo ai loro figli"
Si è precipitata al Bufalini di Cesena, appena appresa della notizia dei cinque accoltellati
la sindaca di Verucchio Lara Gobbi che ha visitato i quattro feriti più gravi ricoverati all'ospedale
il primo ferito mentre prelevava al bancomat e il secondo aggredito davanti al distributore di sigarette
Mentre per i giovani i medici si sono riservati la prognosi
gli altri feriti hanno riportato lesioni meno gravi
è stata portata al pronto soccorso dell'Infermi di Rimini anche lei con ferite di poco conto
"Ho parlato coi genitori dei ragazzi - ha spiegato Gobbi - e sono sconvolti per quanto accaduto
I loro figli si sono salvati anche grazie ai vestiti pesanti che hanno riparato il corpo dai fendenti che
"L'intero paese è sconvolto - prosegue la prima cittadina - poteva essere una tragedia
Fortunatamente la pattuglia dell'Arma era in zona
e i militari sono intervenuti tempestivamente
I feriti erano tutte persone che si stavano godendo i festeggiamenti del capodanno in piazza
i ragazzi poi sarebbero dovuti andare in un locale per proseguire la festa con gli amici e anche loro sono estremamente turbati per quanto accaduto"
"Non è per niente una bella sensazione - ha aggiunto Marco Fratta
un cittadino amico dei genitori di uno dei 18enni feriti - quando un amico di tuo figlio chiama il padre che sta mangiando a casa tua e gli chiede di andare a prenderlo
perché è nascosto in un vicolo a causa di uno squilibrato che ha appena accoltellato a caso due suoi amici in strada
Parti di corsa e arrivi a sparatoria appena conclusa
con le scarpe in strada di tuo figlio
Un cambio drastico di umore: dall’entusiasmo per l’imminente mezzanotte al panico per qualcosa di incredibilmente assurdo
I due ragazzi e i due adulti accoltellati sono per fortuna fuori pericolo
Ma sarà un capodanno difficile da dimenticare"